Magazine Disegni
Vi scrivo per aggiornarvi del mio ultimo lavoro che mi ha totalmente preso, anima e corpo, del quale sono molto soddisfatta; la reinterpretazione della fiaba più conosciuta al mondo "Cappuccetto Rosso".
Scelta un po' ingenuamente inizialmente non mi resi conto in cosa mi stavo per cacciare e del vasto mondo che circonda questa fiaba. Infatti il primo approccio fu semplice, fin troppo, fui subito ripresa dalla mia insegnante per il disegno poco ricercato, visto e rivisto.
È vero. Infatti la cosa più difficile, essendo questa fiaba così conosciuta, era proprio uscire dai canoni visivi che sempre ci vengono riproposti di cappuccetto rosso.Quindi è iniziato un lungo studio e un'approfondita ricerca sulla fiaba inizialmente sottovalutata, leggendo vari pensieri e varie analisi sulla storia e sul visivo.La prima cosa che ho fatto è stato scegliere la versione da illustrare, indecisa tra la versione dei fratelli Grimm e quella di Charles Perrault, diverse tra loro sopratutto per un particolare : la fine.
Ma dopo varie letture decisi per la versione di Perrault dal finale tragico.Scelta la versione inziai l'accurata lettura cercando la mia personale interpretazione.
L'idea è stata immediata, ho sentito subito mia la storia e sono riuscita a buttar giù l'idea generale che volevo dare al libro, che nel tempo è maturata e si è evoluta in qualcosa di complesso.
Dopo i primi lavori un blocco, la crisi , stavo andando fuori strada.Ripresi in mano fogli, il testo e lo story board. Quando si ci blocca a metà del lavoro è brutto, molto brutto, ma quando ricominci riparti meglio di prima.Quindi ho ripreso a ridisegnare la figura, a riscrivere cosa volevo tramettere nel libro, cosa volevo raccontare, a rileggere il testo per sboccare quel momento buio, a rifare e rifare lo story board.
Un momento di pausa, di buio, per ricominciare con più voglia, con più idee.E da lì ripartire come un treno.
e questo è come iniziato. Solo l'inizio del mio lavoro.
Presto altri aggiornamenti :)
Roberta
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