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“Come il mare d'inverno” di Susanna Kearsley

Creato il 09 settembre 2011 da Sulromanzo

Come il mare d'invernoCarolyn McClelland, scrittrice di romanzi storici, in preda al blocco dello scrittore, si rifugia in un paesino della Scozia, dove incappa nella storia del castello in rovina di Slains, sede dei seguaci di Giacomo Stuart, che cercarono di riportare il loro sovrano sul trono di Scozia nel 1708, primo fra tanti tentativi falliti di ripristinare una monarchia, simbolo di libertà ma spesso rappresentata da individui inetti, che portarono i loro sostenitori alla tragedia.

Dopo essersi smarrita nella zona di Aberdeen e aver incontrato un affascinante professore di cui diventa l'ospite in casa, Carolyn inizia a scrivere la storia di Sophia, giovane donna innamorata di un ufficiale giacobita, un amore impossibile, sentendo la vicenda diventare via via più vera e nello stesso tempo scoprendo nuovi sbocchi, non solo lavorativi, per la sua vita, proprio partendo da quei fatti lontani.

Romanzo nel romanzo, diviso tra una prima persona di Carolyn e una terza persona con cui Carolyn dà vita a Sophia, personaggio forse non del tutto inventato e alle sue peripezie, Come il mare d'inverno ha diversi punti di forza per piacere ai cultori dei romanzi storici con venature sentimentali, a cominciare da questo sovrapporsi di due realtà, una attuale e una lontana ma in fondo così vicina, in un continuo gioco che non stanca e non confonde, cosa non facile, creando due realtà parallele ma in realtà complementari e capaci di fondersi.

Elogio anche della creatività come modo per ricominciare e dare linfa alla propria vita e alla vita d'altri, Come il mare d'inverno riprende un'ambientazione che di tanto in tanto torna, quella della Scozia, Paese ricco di storia e storie tormentate, di paesaggi irresistibili, tra natura, chiese e castelli spesso diroccati, capace ancora di affascinare e perfetto come sfondo, ma che nella storia di ieri e in quella di oggi interagisce con i protagonisti.

Non banale come svolgimento, soprattutto nella parte storica che non segue certo i cliché del lieto fine a tutti i costi, Come il mare d'inverno è senz'altro una classica lettura d'evasione per chi ama romanticismo, storia e mondo celtico, ma con qualcosa in più rispetto al solito, sia per la scelta di due piani temporali, sia per la vicenda non scontata che riecheggia  nel passato eventi ancora non dimenticati e nel presente porta la protagonista ad un nuovo inizio, man mano che l'altra storia si crea, e Sophia torna in vita, forse per avere anche lei una seconda possibilità.

Scozia e passato, voglia di creare e di cambiare, un antico amore forse non finito male e echi di antiche vicende: se si cerca questo, Come il mare d'inverno, titolo suggestivo ma meno pertinente dell'originale Sophia's secret, è senz'altro una lettura interessante, appassionante con una trama che non ricorre ad espedienti macchinosi per andare avanti, sdoppiandosi tra due possibilità di universi. Scoprendo tra le righe che le storie che si narrano e che appassionano forse da qualche parte sono successe e sono nell'immaginario di tutti, capaci di riecheggiare tra le rovine di un castello simbolo di antiche battaglie ma oggi perfetto sfondo per cartoline e vacanze in uno dei Paesi europei più suggestivi, amato e frequentato dalla letteratura d'intrattenimento almeno dai tempi de La straniera di Diana Gabaldon. Ma qui siamo nel terreno della riflessione sul ruolo della scrittura, non c'è solo la vicenda appassionante.

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