Il marketing si concentra su 4 P :
- prodotto
- prezzo
- posizionamento
- promozione
Negli ultimi tempi,però, si è insidiata una quinta P, che sembra essere più potente delle precedenti quattro : i social media.
La gente,infatti,ha cambiato il proprio modo di interagire e, per farlo, ha sconvolto il rapporto con i mezzi di comunicazione : oggi una persona gioca più ruoli – è un autore, un critico, un presentatore, un regista, un venditore di se stesso – e trasmette messaggi con grande intensità.
Le persone sono al centro di un mix fluido e dinamico : il marketing sociale. Il marketing sociale segna una rivoluzione, caratterizzata dal passaggio dal “noi e le persone” al “me e le persone”. Questo è particolarmente vero se il discorso si trasferisce dalla sfera personale alla sfera lavorativa.
Bob McDonald, CEO di Procter&Gamble, ha dichiarato : “Quello che mi piacerebbe avere è un rapporto uno ad uno con 7 miliardi di persone nel mondo ed essere in grado di personalizzare le offerte per quei 7 miliardi di persone. Il mondo digitale me lo consente”. In effetti,per una azienda, una strategia basata sul rapporto one to one con i clienti è più profonda rispetto a quella fondata sul targeting ( leggi gruppo di riferimento ):si tratta,infatti, di rafforzare la relazione con coloro che sono capaci di influenzare i clienti attuali e potenziali in tutte le fasi del rapporto con il marchio.
I pilastri della quinta P sembrano essere 4 C :
- il contenuto
- il contesto
- la connessione
- la comunità
Il nuovo media,inoltre,ha sconvolto la pubblicità tradizionale, reinventando un modello oramai in crisi a causa dei troppi messaggi standardizzati. Il modello social introduce un sistema pubblicitario incentrato su :
- l’ascolto delle persone
- il rapporto di persuasione one to one
- la relazione basata sulla fiducia, sulla trasparenza e sui programmi creativi ( ciò aiuta a consegnare proprio ciò che è promesso )
- la collaborazione con i concorrenti per aggiungere valore ad una idea o ad un programma
La pubblicità,quindi, non è soltanto fare annunci, quanto proporre lo storytelling e la comunicazione a tutti i livelli.
Solo se i clienti partecipano al processo creativo attraverso il dialogo e la sperimentazione, la pubblicità riacquisterà il ruolo che le compete : essere arte costituita da idee che possono convincere le persone. La tecnologia e gli strumenti digitali sono utili ma non forniscono idee.
Le buone idee sono,semplicemente,figlie del talento.
Piero Iacono