Valeria Golino, il carcere e la forza di una donna sola
Pellicola emotivamente glaciale, Come il vento racconta in modo didascalico la vita di Armida Miserere, una donna sola al comando, una girovaga delle carceri d’Italia.
Armida Miserere è la direttrice del carcere di Opera. Ama Umberto Mormile, educatore dello stesso complesso penitenziario, e sogna con lui un figlio e un futuro insieme. Purtroppo un giorno Umberto viene affiancato al semaforo e assassinato.
Misurato e asciutto, l’ultimo lavoro di Marco Simon Puccioni narra l’esistenza di Armida Miserere (prima donna direttore di un carcere) e ne pesa l’infelicità, la rigidità e gli affetti. Eppure la pellicola (rigorosa e didascalica) perde in emozione trascinandosi tragicamente verso la conclusione. Certamente guadagna in intensità (grazie all’interpretazione di Valeria Golino, perfettamente calata nel ruolo), ma progressivamente si rivela un susseguirsi di luoghi sempre diversi, nei quali Armida si sente sempre più infelice e stanca di vivere.
Come il vento è sicuramente un film dall’incommensurabile intensità, che trova l’ideale sfogo nella lotta contro la Mafia all’interno del carcere, ma denota un costante e progressivo rilassamento ritmico, che fa rima con convenzionalità narrativa. L’opera di Puccioni si poggia saldamente sulle spalle della Golino, che diviene lo specchio delle emozioni della direttrice Miserere, e purtroppo (duole dirlo) se non ci fosse la sua sofferente interpretazione il film si rivelerebbe molto meno interessante dal punto di vista sociale e umano. Tuttavia l’attrice romana delizia lo spettatore e si rende protagonista di una lodevole caratterizzazione dalle mille sfaccettature.
Privo di guizzi creativi e frutto di una scrittura robusta e rigorosa, Come il vento è un prodotto di brillante verità storica e di convenzionalità narrativa. Facendosi girovago e finalizzato a raccontare la vita di una donna forte straziata da un dolore enorme, Come il vento si attesta stabilmente sopra la sufficienza e si fa esempio di buon cinema italiano.
Uscita al cinema: 28 novembre 2013
Voto: ***