Come imbottigliare il latte direttamente in azienda?

Come imbottigliare il latte direttamente in azienda? Abbiamo parlato nell’articolo precedente della vendita diretta di latte crudo in azienda attraverso i distributori, ma c’è da dire che la vendita di latte crudo tramite i distributori automatici ha degli svantaggi: innanzitutto per chi vuol vendere il proprio latte in più punti, deve investire su 2 o più distributori; c’è da tener conto poi della logistica, dato che gli stessi vanno giornalmente riforniti; poi soprattutto nel Sud Italia, l’abitudine di riempire il latte attraverso gli erogatori, stenta a decollare rispetto al Nord.

Perchè allora non confezionare il latte direttamente nell’azienda agricola?

L’alternativa, soprattutto per quelle aziende che possono disporre da qualche decina fino a 100/200 bovini in lattazione in grado di produrre dai 10 ai 50 q.li di latte al giorno, è quella di pastorizzare direttamente in azienda il latte crudo e imbottigliarlo, così da vendere direttamente il 1/2 litro di latte fresco, anche attraverso punti vendita di terzi. Se ne guadagnerebbe anche in termini di logistica, riuscendo a commercializzare il latte con 6 giorni di scadenza. Senza nulla togliere alla possibilità di imbottigliare direttamente il latte crudo “non pastorizzato” e venderlo in bottiglia senza “immobilizzarsi” con i distributori. Chiaramente l’investimento in questo caso diventa più impegnativo perché bisogna attrezzare un locale a norma del REG CE 852 dove svolgere la pastorizzazione e l’imbottigliamento. C’è da tener conto che gli spazi richiesti non sono enormi, il tutto si può realizzare in un locale tra i 60 e gli 80 mq, tenendo all’esterno i silos refrigerati di stoccaggio e a parte una cella refrigerata per lo stoccaggio delle bottiglie.

Un piccolo laboratorio monoblocco per la pastorizzazione di latte crudo e confezionamento può essere composto da:

Pastorizzatore in acciaio inox dalla capacità totale di 100/200 litri dotato di intercapedine in acciaio inox per il riscaldamento e raffreddamento, totalmente coibentato. Un produttore di calore elettrico per il riscaldamento del latte, munito di un elettroagitatore per accelerare lo scambio termico e il coperchio; un’elettropompa in acciaio inox per il carico e lo scarico del latte; registratore tempi e temperatura con sonda in acciaio inox sul latte ed il quadro elettrico di comando e controllo. Il latte viene pastorizzato intorno ai 73°C per qualche minuto e subito raffreddato istantaneamente grazie ad un PRODUTTORE DI ACQUA GELATA per il raffreddamento del latte a + 4° C.

Il confezionamento può avvenire tramite una riempitrice gravitazionale per il riempimento a caduta di bottiglie in PET da 1 e 1/2 litro, munito di serbatoio in acciaio inox con coperchio, valvole smontabili, per favorire l’inserimento e l’estrazione delle bottiglie, lampada germicida, sonde che regolano il livello del latte nel serbatoio della riempitrice. Per produzioni intorno ai 100/200 lt il processo di pastorizzazione e riempimento dura circa 40/60 minuti. La riempitrice è semiautomatica, cioè carico manuale delle bottiglie, riempimento automatico e tappatura manuale. Monoblocco completo di pastorizzazione + riempitrice (come nella foto sopra) ha un costo di circa 20/30 mila euro.

Per produzioni più importanti invece, superiori ai 1000 litri al giorno di latte, sarebbe più opportuno un impiantino di pastorizzazione a piastre o fasci tubieri (in figura a fianco) dimensionato in base alla linea d’imbottigliamento. In questo caso la riempitrice diventa più grande e soprattutto più veloce, munita di una giostra dove le bottiglie vengono caricate manualmente, ma sia il riempimento che la chiusura delle bottiglie è automatizzata. In questo caso (foto sotto) si raggiungono costi di investimento (tra pastorizzatore e riempitrice) intorno ai 100 mila euro.