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Come integrare i nostri lati oscuri

Da Pasqualefoglia @pfoglia2

Per cambiare il tuo mondo esteriore devi cambiare il tuo mondo interiore

L’ombrCOME INTEGRARE I NOSTRI LATI OSCURIa fa fare cose assurde perché non ci fa crescere affettivamente!

Molte persone mi hanno chiesto di trattare della serenità; altre mi hanno chiesto come integrare l’ombra. Ho già scritto come riconquistare la serenità per cui questo articolo su come integrare l’ombra va a completare quello sulla serenità.

Questi due aspetti, ombra e serenità (o anche felicità),  sono strettamente connessi perché per essere sereni occorre essere in pace con gli altri, e per essere in pace col prossimo -a cominciare dai propri familiari con i quali si litiga più facilmente e più spesso!- occorre essere in pace con se stessi.

Insomma devi cambiare il tuo mondo interiore per vedere e sperimentare in maniera diversa il tuo mondo esteriore. Quando il mondo interiore è squilibrato andiamo incontro ad un sacco di problemi e siamo sempre arrabbiati e astiosi con noi stessi e con gli altri: ecco l’effetto Ombra!

Per essere in pace con se stessi e quindi ottenere la serenità è necessario diventare consapevoli di quanto siamo odiosi, disonesti, duri, rigidi, intolleranti, avidi, irrispettosi, aggressivi, prepotenti, e così via.

Purtroppo troviamo molto più comodo dare la colpa al prossimo quando litighiamo con qualcuno e dargli torto quando lo disapproviamo, ossia proiettiamo sugli altri tutti i nostri difetti caratteriali, e così viviamo in un perenne stato conflittuale disperandoci e soffrendo senza mai capire il perché.

Proiettare non signfica che l’altro non sia colpevole o non abbia effettivamente il difetto che noi gli attribuiamo, ma significa che noi vediamo quel difetto e ne proviamo dispetto perché lo abbiamo anche noi; ma siccome in noi è diventato inconscio perché venne rimosso e ormai è stato sostituito dal polo opposto, mai e poi mai accetteremo e capiremo che quel difetto possa essere anche nostro! Quindi c’è un bel lavoro da fare per venirne a capo!

Siamo esenti da proiezioni quando non ci indigniamo di fronte ai comportamenti altrui. Ho scritto in un altro articolo che l’omofobia è causata dalla paura inconscia di essere contagiati… Perciò non tutti siamo omofobi!

Una figlia quarantenne nubile, che convive con i genitori, è ossessionata dalla pulizia. Fa in modo che i genitori la mattina escano presto di casa perché lei, appena si alza e prima di andare al lavoro deve lavare e pulire la casa da cima a fondo. Tutto deve essere lindo ed in perfetto ordine. Come e quando è nata questa ossessione per la pulizia? Ovviamente quand’era bambina, vedendosi sgridata per l’ennesima volta perché si comportava come una sporcacciona. Ed ecco che gradualmente è diventata una pulitona per cui vede sporco dappertutto ed è letteralmente terrorizzata dalla paura di essere giudicata sporca dalla gente che capita a casa. Siccome ora questa donna è una pulitona, mai e poi mai ammetterebbe di essere anche una sporcacciona. Fatto è che questa brutta caratteristica non è mai scomparsa, ma è nascosta nel suo inconscio, e trova modo per manifestarsi  litigando in continuazione con i suoi poveri genitori perché… le sporcano la casa.

L’ombra ci fa fare cose assurde perché non ci fa crescere per niente, ci mantiene bambini dal punto di vista affettivo anche a 50 anni e oltre: ecco perché a volte… ci comportiamo da adulti in maniera irrazionale e incomprensibile persino a noi stessi!

Soltanto perdonando se stessi e gli altri e assumendo un atteggiamento di compassione per sé e per gli altri, e quindi “pensando con amoreanziché con odio e risentimento, e in una parola sola, soltanto assumendo un atteggiamento di gratitudine (contentezza) verso la vita, si riesce a integrare i propri lati oscuri e diventare amorevoli, generosi, flessibili, generosi, rispettosi, dolci e umili quel tanto che basta per equilibrare le caratteristiche opposte e non avere più pensieri assurdi e ossessivi.

Insomma, la serenità presuppone obbligatoriamente integrità, equilibrio e saggezza. Integrità significa che occorre essere completi, ossia che non dobbiamo rinnegare nessuna caratteristica che non ci piace. Non a caso il grande psicologo C.G. Young disse: «Preferisco essere completo piuttosto che buono».

Per essere ancora più chiaro e inequivocabile, quando dico che si deve assumere un atteggiamento di gratitudine (e quindi di contentezza) verso la vita intendo dire che, grazie alla gratitudine riusciamo ad equilibrare e neutralizzare la nostra  scontentezza o insoddisfazione o ingratitudine (causata dal fatto che non abbiamo ancora integrato i nostri lati oscuri) e otteniamo così la tanto auspicata serenità.

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