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Come investire in buoni fruttiferi

Creato il 29 novembre 2011 da Mutuonews
Buoni fruttiferi postali

Buoni fruttiferi postali, convengono?

I consigli per investire in buoni fruttiferi

I buoni fruttiferi postali rappresentano ancora un investimento sicuro? Sono tantissimi gli italiani che nei decenni passati hanno investito parecchio in questo tipo di ‘bond’, gli stessi che adesso si chiedono: ‘Qualora l’Italia fosse seppellita dalla crisi, ne andranno di mezzo anche loro?’. Una prima risposta, tout court, è rassicurante.

La prima si chiama Diciottomessi Plus, emessi da agosto,  proprio come suggerisce il nome l’investitore deve aspettare un anno e mezzo per raccogliere un interesse del3,8 netto, pari al 2,5 annuo composto, a cui però non avrà diritto se decide di riscuotere la somma prima. Ci si potrebbe anche accontentare, se non si avesse la possibilità di accedere ad un’altra offerta,decisamente più appetibile.

Stiamo parlando dei buoni fruttiferi decennali indicizzati all’inflazione. Aspettando un anno e mezzo si potrà ottenere un interesse del 5,5 ipotizzando un tasso di inflazione al 3%. L’investimento andrebbe a vuoto solo nel, a dir poco, remoto caso che l’inflazione scenda all’1,8%.

Da segnalare, infine, i buoni emessi dalla cassa depositi e prestiti, denominati 3×4. Danno adito ad interessi ogni tre anni per quattro volte. Il tasso d’interesse complessivo netto è del 15%, in ogni caso i bond fruttano molto di più se vengono riscattati prima della scadenza, opzione permessa non prima dei sei anni dalla sottoscrizione.

 


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