Il blocco dello scrittore non mi spaventa.
Non vado nel panico perché l’automobile non parte. Scendo, riparo il guasto, e parto. Sempre che ci sia un guasto da riparare.
Ciò che effettivamente mi spaventa è il blocco dell’anima, lettori miei.
Quando non proviamo più emozioni, quando non siamo più curiosi, quando siamo morti dentro.
Ecco davanti alla pagina bianca dell’anima io davvero non so che fare.
Non so che fare.
Quando l’anima muore, bisogna risorgere. Io sono ancora tutto coperto di ceneri. E non vedo, non perché sia buio, ma perché c’è un esile, sottile raggio di sole che sta spazzando via le tenebre.
Non ero più abituato alla luce.
A ciascuno il suo sole.
Non voglio un futuro radioso.
Voglio Un Presente Splendido.
Ora.