Non sacrificare te stesso per dare spazio al giudizio altrui.
L'opinione che hai di te stesso conta di più rispetto a ciò che gli altri pensano di te.
- Ida Vitalibera -
La paura di essere giudicati condiziona la vita di molte persone, che temendo il giudizio degli altri, si fanno influenzare non solo nelle piccole azioni quotidiane ma anche nelle scelte più importanti della loro vita.
Il giudizio degli altri, a volte pesa come un macigno perché condiziona ogni aspetto della vita e in alcuni casi, diventa una vera e propria ossessione da cui liberarsene al più presto se si vuole vivere una vita felice e appagante.
La Paura di essere giudicati ci annulla
È meglio essere odiati per ciò che siamo,
che essere amati per la maschera che portiamo.
Chi ha paura di essere giudicato dagli altri, è sempre in cerca di approvazione ed elogi; è ovvio che a tutti fanno piacere i complimenti e le lodi perchè accrescono l' autostima e la fiducia in se stessi ma il problema nasce quando si crea una vera e propria dipendenza dal giudizio degli altri e si agisce come se questo contasse più di ogni altra cosa.
Sentire il bisogno di essere approvati e avere paura di essere giudicati è una condizione che causa sofferenza e frustrazione e ci impedisce di essere felici. Chi si preoccupa eccessivamente del giudizio degli altri comincia a perdere se stesso, a indossare mille maschere, a comportarsi in maniera goffa e troppo rigida, sta bene solo quando riceve delle conferme positive dall'esterno ma appena queste vengono a mancare, crolla tutto il suo mondo e le certezze che credeva di avere fino a quel momento.
Con questo atteggiamento si rischia di continuare a vivere una vita infelice, chiudersi nella zona di comfort e ovviamente di adottare una personalità finta, che viene modellata in base a ciò che pensano gli altri. In pratica: diventi tutto ciò che gli altri vogliano che tu sia.
Molte persone, ad un certo punto della loro esistenza si ritrovano immobilizzate: non riconoscono più la loro identità perché l'hanno costruita sulle necessità e sui desideri degli altri, per accontentarli e per non ricevere da loro delle critiche.
Il lavoro, il partner, il luogo in cui si vive: molte di queste scelte importanti vengono prese, forse a volte anche inconsapevolmente, basandosi sul giudizio degli altri.
Pensa alla tua vita: quante delle scelte che hai fatto sono state esclusivamente tue? Oppure chiediti: quante delle cose che faccio durante la giornata dipendono dalla paura di essere giudicato? Ho conosciuto persone che persino nel momento di ordinare qualcosa al bar, hanno preferito bere un alcolico e sentirsi male, piuttosto che ammettere di essere astemi temendo di essere giudicati male, esclusi o considerati ridicoli.
Questo è solo un piccolo esempio, di come le persone si preoccupano troppo del giudizio degli altri, ma ci sono molti altri episodi comuni che succedono nella vita di tutti i giorni.
Perché abbiamo paura del giudizio degli altri?
Alla base della paura di essere giudicati c'è la mancanza di fiducia in se stessi e l'insicurezza. Hai paura del giudizio degli altri perchè fondamentalmente non credi di essere alla loro altezza ed è per questo che dai importanza alle loro opinioni piuttosto che a te stesso. Questo vuol dire che hai una bassa autostima e pensi di valere meno di tutti.
La paura di essere giudicati si forma sin dall'infanzia. Ai bambini viene detto cosa fare e cosa non fare, ma se molti di questi messaggi sono utili per la sua educazione, altri invece scoraggiano l' autostima e il bambino si ritrova sempre a dover chiedere l'approvazione dei genitori per qualsiasi cosa. Ecco che sin da bambini cerchiamo di compiacere i genitori per non farli arrabbiare o offendere o anche per ricevere una ricompensa in cambio. Le nostre iniziative si concludevano sempre con "chiedi prima a mamma o papà" anche quando si trattava di scegliere quale pizza ordinare al ristorante o il gusto di gelato. Anche la parola "Vergognati!" è molto spesso abusata dai genitori; i bambini, che fanno tutto con spontaneità, sono costretti a tener conto del giudizio degli altri e gli viene trasmesso il messaggio di vergognarsi per qualcosa che hanno detto o fatto.
Ecco così che con il passare del tempo ci si sente sempre più insicuri di sé e le opinioni degli altri cominciano a prendere sempre più piede fino a diventare il centro di tutto.
Le insicurezze aumentano anche durante gli anni della scuola, quando per essere accettati si pensa di doversi conformare al resto del gruppo e compiacere gli insegnanti. La paura della pagella, delle interrogazioni davanti all'intera classe, di essere stati giudicati poco "bravi" e inferiori rispetto agli altri compagni, non all'altezza delle aspettative dei genitori o non sufficientemente intelligenti. Sono tutte situazioni in cui ci siamo sentiti sotto una lente di ingrandimento, che ci osservava continuamente e che permetteva agli altri di guardarci a fondo, di vedere i nostri difetti e di giudicarci.
Questa lente la sentiamo puntata continuamente su di noi soprattutto in circostanze particolari, ad esempio quando dobbiamo dare un esame, fare un colloquio di lavoro o un semplice compito che ci viene assegnato ed è proprio in queste occasioni che si rischia di cadere nella trappola della Buona Impressione.
La trappola della Buona Impressione
Le persone che hanno paura di essere giudicate sono vittime inconsapevoli di subdolo tranello: la trappola della Buona Impressione. In cosa consiste?
Chi teme il giudizio degli altri ha fondamentalmente un solo obiettivo: fare bella figura. Pensa a quando hai dovuto affrontare un esame o a quando qualcuno ti ha commissionato un lavoro; in quelle occasioni la tua attenzione su cosa si è focalizzata? Sul fatto di portare a termine il tuo obiettivo o sull'impressione che avresti dato agli altri?
La trappola è proprio questa: quando dobbiamo metterci alla prova o affrontare particolari situazioni, il primo pensiero è indirizzato al giudizio che gli altri potrebbero avere di noi e in sostanza l'unica cosa a cui teniamo è a dare una buona impressione ed evitare le critiche. Succede però che in questo modo si perde di vista il vero obiettivo che si intende raggiungere perchè l'unico scopo diventa quello di evitare una brutta figura.
Invece di concentrarci su cosa dobbiamo fare ed utilizzare al massimo le nostre capacità, disperdiamo le energie sugli altri, sul voler controllare i loro pensieri e sull' ansia di essere giudicati male. Così facendo, però, non riusciremo mai a dare il meglio di noi stessi e di conseguenza nemmeno i risultati saranno quelli sperati. Ed ecco che non avendo ottenuto il successo desiderato, ci preoccupiamo ancora di più di non aver dato una buona impressione. Siamo caduti in una trappola che non ha fine.
Ciò potrebbe accadere ad esempio durante un esame:
Siamo davanti all'esaminatore e la prima cosa a cui pensiamo è Facendoci prendere dall'ansia e dal voler dare una buona impressione, cominciamo a concentrarci sul giudizio che l'esaminatore si sta facendo di noi e su cosa penseranno i nostri amici o i genitori se verremo bocciati. Durante l'esame però non riusciamo a dare il meglio di noi stessi perché la "Spero di non fare una brutta figura". Quando invece dovrebbe essere "Voglio superare questo esame!" paura di essere giudicati è più forte. Nonostante siamo preparati, l'esame va male perché l'ansia e la paura di essere giudicati hanno preso il sopravvento. Ci avviliamo perché abbiamo fatto una brutta figura, che è proprio ciò che volevamo evitare!
In pratica la paura del giudizio degli altri e di fare un brutta figura, ci condiziona talmente tanto che alla fine facciamo una brutta figura!
Ti rivedi in queste descrizioni?
Di solito chi ha paura di essere giudicato, presenta alcune caratteristiche che lo contraddistinguono nelle occasioni di vita quotidiana, leggi queste affermazioni: in quante di queste ti rispecchi?
- Cambi idea su una cosa perché hai paura che qualcuno non sia d'accordo con te e appoggi idee che non condividi pur di farti accettare.
- Esprimi un'opinione in base a ciò che gli altri vogliono sentirsi dire. Non esprimi ciò che pensi realmente, perché temi di essere deriso, preso poco sul serio o ritenuto infantile e immaturo.
- Non riesci a dire di no a qualcuno perché temi di essere giudicato male e che quella persona vada in giro a parlare male di te rovinando l'immagine che ti sei costruito con "grande" fatica.
- Chiedi continuamente scusa anche quando non hai fatto nulla di male e non hai niente da scusarti.
- Rimpiangi spesso il passato, quando per dare ascolto agli altri, non hai fatto qualcosa che per te era importante.
- Hai comprato un maglione che ti piaceva tantissimo e che indossavi con orgoglio ma qualcuno ti ha detto che non gli piace e così hai deciso di non metterlo più.
- Compri qualcosa in un negozio anche se non ti piace, perché ormai sei entrato e non vuoi fare brutta figura con il commesso.
Bene, se ti rivedi in una o più di queste descrizioni, dovresti cominciare a riflettere sulla tua situazione e su quanto la paura di essere giudicato ti sta condizionando la vita.
Nel prossimo articolo vedremo insieme come liberarsi dalla paura del giudizio degli altri, ti avviso che non è affatto semplice e di certo non basta leggere un articolo per riuscirci. Troverai però dei consigli e degli spunti che puoi mettere in pratica ogni giorno per liberarti dalle catene che ti tengono legato al giudizio degli altri e cominciare a vivere finalmente la tua vita!