di Pino Leuzzi. Anche qui Camilleri è facondo, ma a volte divertente, quando non è insopportabile. ”Come la penso” è una raccolta di scritti vari, lezioni magistrali, relazioni a convegni, prefazioni, recensioni, articoli, e non poteva dare che il solito Camilleri, militante e ambiguo. Blagueur amabile, dall’aneddotica lieve e divertente, e opportunista. Mentre accumula scemenze di saggezza.
Dovendo parlare di lui, poiché è di lui che il libro parla (“Alcune cose che ho dentro la testa” è il sottotitolo), si conferma che Camilleri non si può dire ipocrita. È anzi esplicito: il suo compaesano Pirandello amava le maschere, lui è per l’uomo nudo. Invitato a un convegno del Csm rimprovera i giudici con asprezza. Ma non si sa vestire. Nel primo gruppo di scritti, sul cinema, critica naturalmente la Fininvest, che ha “abbassato” la qualità della tv. Per poi dare voce a un esperto americano che gli rimprovera, in quanto produttore Rai,“l’assoluta eleganza” di “Studio Uno”, il varietà del sabato sera di Antonello Falqui: “Voi sprecate cinque, sei star in un’ora. Da noi una star dispone al massimo di un ospite. Sarebbe troppo costoso produrre e vendere uno spettacolo simile”.
Ha anche qualche complesso, sembra che il fascismo lo abbia tarantolato. Per essere stato fascista fino al 1943, ai diciassette anni. Onorato l’anno prima, sedicenne, con l’invito a tenere una relazione sul teatro giovanile, al raduno fiorentino del Nuovo Ordine Europeo, le gioventù hitleriane del famigerato Baldur von Schirach. Sembrerebbe un complesso di colpa, ma Camilleri ha appena plaudito Amerigo Bartoli, che su “Primato”,la rivista del fascismo, nel 1942, anno trionfale, ha ridotto Croce a storico di “storielle”. Non ha preso dalla sua creatura Montalbano, che non si angustia, non per la memoria. Ora, poiché è felicemente a un libro a quindicina, aspettiamo il camilleriano colpo al cerchio e uno alla botte sul governo delle larghe intese.Andrea Camilleri, Come la penso, Chiarelettere, pp. 340 € 13,90
Featured image, Andrea Calogero Camillery by Marco Tambara, fonte Wikipedia.
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