1 – Come spiega ottimamente Nicola Porro nella sua “zuppa”,
http://www.ilgiornale.it/interni/se_scudo_fiscalelo_stato_diventa_traditore/scudo_fiscale-mario_monti-stato/10-12-2011/articolo-id=561561-page=0-comments=1
la tassazione retroattiva dei capitali scudati innesterà una serie di ricorsi che verranno quasi certamente vinti dai ricorrenti. Porro spiega poi qualche escamotage per evitare detta tassazione, pur rinunciando all’anonimato. L’unica cosa con la quale non concordo è sulle motivazioni che hanno portato all’esportazione dei capitali.
2 – Porca paletta, come fai a convincere un esercito di pensionati ultraottantenni, da sempre abituati a maneggiare il contante a convertirsi di botto alla moneta di plastica? E poi sai quanti, costretti a ciò, scriveranno il PIN sulla medesima tesserina, per il terrore di dimenticarselo, esponendoli così a rischi ancora peggiori? E la costrizione di dover aprire un conto in banca li deprederà degli importi dovuti per bolli e balzelli vari. Bel regalo per gli istituti bancari!
3 – il blocco delle pensioni? Sarà da vedere: chi rientra nel limite dei 1400 euro riceverà la rivalutazione, ed alla fine si troverà a percepire di più di chi supera questo importo anche di un solo euro.
4 – Napolitano, parlando alla nazione ha detto che di questi tempi SIAMO chiamati a fare dei sacrifici…certo NOI siamo chiamati, LUI non è certo compreso, a meno che la rinuncia di ben 68 euro lordi dell’adeguamento non gli pesi così tanto.
5 – Un piccolo risparmio sarebbe ripristinare le votazioni in un solo giorno anziché due… Dimezzamento delle varie indennità agli scrutatori. Poco, ma tutto fa brodo.
6 - all’ICI all’ICI (della Chiesa, ovvio), ma chi parla dei privilegi dei sindacati che, a quanto mi risulta, non sono nemmeno tenuti a stilare un bilancio?
Epilogo
Visco ha detto che la manovra è fatta per 2/3 di entrate (leggi: tasse) e per 1/3 di diminuzione di spese, ma senza indicare misure per lo sviluppo (lo stesso ha detto la BCE)… L’avesse fatta Berlusconi una simile manovra, apriti cielo. Anzi, il governo precedente è caduto sulla manovra Romano che indicava appunto i progetti di sviluppo. Adesso poi con la presa di posizione di Fini e compari che dicono che i tagli delle indennità devono essere stabiliti dal Parlamento e non dal Governo, la frazione della diminuzione delle spese si assottiglia ancora di più. Bell’esempio che ci danno i nostri parlamentari!!!!