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Come le fantasie influenzano il successo

Da Psychomer
by Matteo Radavelli on maggio 27, 2011

Su queste pagine abbiamo più volte discusso di come raggiungere i propri obiettivi, anche quelli più ardui: visualizzare lo scopo finale, dividere in sotto-obiettivi e fermarsi a riflettere su quanto fatto, sono tutte strategie utili al raggiungimento dello scopo. Ciò che invece è estremamente controproducente sono le continue fantasie di successo. Vediamo perchè!

Kappes e Oettingen spiegano che le fantasie di successo creano un appagamento simile a quello del raggiungimento dell’obiettivo, che inducono rilassamento e che spesso risultano de-energizzanti. Tutte cose che ci allontanano dal raggiungoimento del nostro scopo.

I ricercatori hanno dimostrato questo tramite quattro diversi studi. Il primo, a mio parere poco convincente, ha chiesto ad una parte delle partecipanti di fantasticare sull’indossare scarpe col tacco, mentre alla rimanenza di ragionare sui pro e contro dell’indossare scarpe di questo genere. Molto sinteticamente, è stato trovato, tramite la misurazione del battito cardiaco, che le donne con fantasie positive avevano livelli di energia minore rispetto al gruppo di controllo.

Il secondo studio è andato meglio: ad un gruppo è stato chiesto di fantasticare sulla vittoria di un concorso che si sarebbe tenuto il giorno seguente, mentre all’altro è stato chiesto di fare pensieri negativi circa l’esito finale. I risultati hanno dimostrato che chi aveva fantasticato positivamente ha mostrato livelli di energia minori rispetto a chi invece si era concentrato su ciò che sarebbe potuto andare storto.

Nel terzo entra in gioco la concretezza: ad un gruppo è stato chiesto di fare solo fantasie positive, mentre all’altro di concentrarsi sugli elementi critici nel raggiungimento dell’obiettivo. A distanza di una settimana i ricercatori hanno intervistato singolarmente ciascun partecipante, osservando che chi aveva avuto fantasie positive ha effettivamente raggiunto risultati minori (spesso non raggiungendo l’obiettivo prefissato) rispetto a chi non aveva sprecato tempo ed energie a fantastricare sul successo.

Il quarto studio ha infine evidenziato l’importanza del contesto, mostrando come le fantasie positive, legate ad una necessità, siano però efficaci. Il tutto si può riassumere con un semplice esempio: se sto mangiando un pacchetto di cracker e non ho bevande a disposizione per diverse ore, la fantasia di un bel bicchiere d’acqua ghiacciato (quindi di successo positivo) non può che essere d’aiuto nell’accrescere il mio desiderio/bisogno e quindi energia nel raggiungimento dello scopo (dissetarmi). Se invece sono a poche ore da un esame importante le fantasie di successo non avranno più l’effetto eneregizzante, bensì attueranno un drastico calo della mia concentrazione e determinazione, frapponendosi all’obiettivo. Ecco spiegato l’effetto del contesto.

Quindi le fantasie di successo sono sempre sbagliate? NO, sono estremamente utili nel raggiungimento di una necessità; come detto nell’esempio del bicchiere d’acqua, se riguardano un bisogno primario, posso essere un’importante spinta al successo. Possono essere inoltre utili in tutte quelle situazioni dove si rende necessaria la gestione della tensione/ansia. Come abbiamo detto, fantasticare sulla riuscita di un esame può essere controproducente, se però la tensione, data l’importanza della prova, è particolarmente alta, allora la fantasia, abbasando la tensione, potrebbe essere un ottimo deterrente contro il fallimento.

Riassumendo in una frase: non si deve fantasticare troppo per indurre il rilassamento e quindi l’insuccesso, ma non si deve neppure evitare di fantasticare, altrimenti ci troveremmo a dover affrontare una tensione eccessiva.

Nonostanrte questa mia considerazione i ricercatori rimangono dell’idea che le fantasie negative siano un carburante migliore per il raggiungimento dello scopo.

E tu cosa ne pensi?

- Fonte: BPS Research Digest


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