settembre 29, 2015 · 5:15 pm
Una banalità? Beh, allora ve ne dico una ancora più grande: per migliorare, basta fare una cosa, una soltanto: decidersi. Sembra l'uovo di colombo eppure voi non siete circondati da gente che dice: "dovrei dimagrire", "vorrei cambiare lavoro", "mi piacerebbe imparare a nuotare", "ah, se potessi parlare a quel tizio", "un giorno mi metterò a dipingere"...
Ma nessuno fa mai niente. E non è vero che non abbiamo tempo/soldi/coraggio/bellezza. E' solo che non abbiamo ancora davvero deciso.
Cosa distingue la vera decisione da una frase da bar? L'azione. Non si tratta di buttarsi nel Tamigi e nuotare a rana, ma di comprarsi una cuffia, telefonare a una piscina e iscriversi. Piccole azioni, ma ripetute. In modo che nascano delle abitudini potenzianti (che andranno a sostituire quelle depotenzianti, come ad esempio le due ore che si trascorrono sul divano a sonnecchiare dopo cena). Siamo noi a crearci le abitudini, ma poi sono le abitudini a ridefinirci.
Dunque, prima di tutto, stabilisci degli obiettivi, meglio per iscritto. E poi stila un programma di piccole azioni quotidiane per raggiungerli. Gli obiettivi devono essere inspiring, devono spingerti ad agire, devono tener conto di cosa ti dà dolore e cosa ti dà piacere (e ricordati che di solito la spinta a fuggire il dolore è più forte della spinta a ricercare il piacere). Non aver paura degli obiettivi a lungo termine: sono di solito quelli più alti.
Robbins fornisce vari suggerimenti per agire sulla propria forza di volontà: non so se sia vero che i partecipanti ai suoi seminari cambiano personalità in mezz'ora o in una giornata, ma di certo è vero che se ti focalizzi su un impedimento, perdi il tempo prezioso che potresti dedicare a focalizzarti sulla soluzione. Così come è vero che la lettura è spesso il modo migliore per metterti in contatto con chi ha battuto le strade dell'automiglioramento prima di te, e che le lezioni che ti danno ti evitano di procedere per tentativi ed errori.
Ma alla fine il messaggio che salta fuori da queste pagine è un concetto che già da un po' di tempo sto masticando: e cioè che la felicità sia una decisione.
Work in progress.
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