Come migliorare la memoria. Seconda parte

Da Fernanda Cosentino
TECNICHE E SISTEMI DI TIPO VISIVO.
Si basano sull’uso d’immagini mentali. Le tecniche sono:

  • la storia: consiste nella creazione di un racconto dotato di significato, tramite parole concrete ad alto e medio valore d’immagine. Se ad esempio dovete ricordare le parole “giardino”, “cavallo”, “corda”, “albero”, si potrebbe inventare una storia in cui “in un giardino un vecchio cavallo era legato con una corda a un grande albero da frutta”. Il metodo della storia è molto semplice da applicare, a condizione che si crei una sequenza logica nella storia. Non permette, tuttavia, di ricordare le parole nell’ordine inverso, ed è limitato perché non sempre è possibile inserire una nuova parola nella sequenza, rispettando la logica della storia;
  • le associazioni visive: consentono di ricordare termini complessi o parole straniere, associandole a un’immagine vivida. È un metodo molto adottato dagli studenti, per apprendere nozioni complesse. Ad esempio per ricordare la differenza fra la funzione di coni e bastoncelli nel campo visivo, si possono associare i primi all’immagine di un cono gelato con diversi gusti colorati, per ricordare che i coni permettono la visione dei colori a differenza dei bastoncelli.
Sistemi di tipo visivo sono:
  • la mnemotecnica dei loci: è un metodo molto antico e diffuso, usato anche da Cicerone. Consiste nello scegliere dei luoghi significativi (presenti in un percorso abituale o in un ambiente familiare) selezionati in modo sequenziale, e nel memorizzarli accuratamente, associando a ognuno di essi un item da apprendere, che potrà poi essere recuperato facilmente ripensando ai luoghi del percorso. Tale metodo permette il ricordo sia di nozioni scolastiche, sia di impegni quotidiani;
  • il peg system: consente il rapido recupero di informazioni seriali, legate a 10 unità, a ognuna delle quali è associata un’immagine interattiva ben precisa. Per poterlo usare, è necessario apprendere una filastrocca: uno-pruno, due-bue, tre-re, quattro-gatto, cinque-pingue, sei-nei, sette-vette, otto-dotto, nove-piove, dieci-ceci (versione italiana di Miller, Galanter, Pibram, 1973). In seguito, i dieci item da ricordare, dovranno essere associati, attraverso un’immagine interattiva, ai dieci item (pruno, bue, re, ecc.). Ad esempio, se dovete ricordare le tre parole aquila, corona, coltello, dovrete immaginare un’aquila appollaiata su un pruno, un bue con una corona in testa e un re con un coltello in mano. Così se qualcuno vi chiedesse qual è l’item due, risponderete corona, poiché il due è associato alla parola “bue”.


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