Ve lo ricordo, come ogni anno: il 4-5-6 aprile potrete comperare le uova di Pasqua dell’AIL.
Purtroppo, per certe cose (e non finirò mai di arrabbiarmi), i social network fanno più danni della grandine: link che vi dicono che potete guarire dal cancro facendovi clisteri col caffè e altri che dicono che la ricerca non va avanti perché le case farmaceutiche non vogliono e bla bla bla…E non parliamo di quello che si vede in TV, dove chi dice che si può guarire dal cancro con le centrifughe di frutta avrà un sacco di morti sulla coscienza.
Io posso dirvi solo una cosa: se mi fossi ammalata anche solo 15 anni prima, messa com’ero, al III stadio, con un bulky di 11cm e altre masse (di preciso non so nemmeno quante) di 4cm e 5cm sparse sopra e sotto il diaframma, di sicuro non l’avrei raccontata. Ma mi sono ammalata nel 2005, quando la ricerca sui linfomi aveva fatto passi da gigante. La racconto, scoppio di salute e ho avuto una bambina. Tutto questo era impensabile solo pochi anni fa, perché venti, venticinque, trent’anni non sono niente per la ricerca.
La ricerca c’è e va avanti, anche se c’è ancora tanto da fare, dal cercare farmaci più efficaci all’offrire assistenza alle famiglie dei malati che vengono da fuori…le uova le dobbiamo comperare comunque. Ai bambini comperiamo quelle delle principesse o di spiderman…tra adulti pensiamo a queste…