Quasi tutti i Sistemi Operativi basati su kernel Linux si fanno chiamare “Distribuzioni”, alcuni a torto altri a ragione.
Se per distribuzioni intendiamo i soli sistemi cardine di tutto il mondo Linux, cioè quelli che partono dal programma grezzo (codice sorgente) e lo rendono facilmente installabile (pacchetti d'installazione) senza appoggiarsi ad altri Sistemi Operativi, allora le distribuzioni vere e proprie sono meno di dieci. Mentre le altre potremmo chiamarle Derivate o Mod a seconda dei casi. Perchè tutta questa confusione? I principali motivi del disordine sono tre:
- le principali associazioni e società che collaborano allo sviluppo dell'ecosistema Linux non hanno mai dato una chiara definizione di Distribuzione, cosa che ha permesso di usare il termine a sproposito;
- l'eccessivo protagonismo di molti sviluppatori che, a torto, ritengono la definizione di Derivata o Mod svilenti per il loro lavoro;
- gli “sviluppatori della domenica”, coloro che si ritengono o affermano tali solo perchè hanno rimasterizzato un'immagine con qualche pacchetto o uno sfondo. Per fare un esempio non informatico, queste persone sono come quelli che si professano “maestri d'ascia” per aver montato uno sgabello Ikea o meccanici esperti per aver rabboccato l'olio alla macchina. Sono tra le cose più inutili e deleterie per la diffusione del sistema operativo. Apportano poco o nulla all'ecosistema, di contro però generano una gran confusione. Quindi qualora vi imbatteste in questi messiatici soggetti, fate un favore a voi stessi e a tutto l'universo Open Source: non ascoltate i loro deliri.
Come potremmo mettere ordine? Parafrasando Moretti “Le parole sono importanti!” Basterebbe chiamarle con il loro nome e restituire dignità a queste definizioni. Le Distribuzioni sono la base di tutti i sistemi operativi, ma per loro natura sono amorfe, in modo da restare poliedriche e adattabili a tutti gli usi. Le Derivate invece partono dal grande potenziale di una distribuzione e le adattano ad una classe di utenti. Le Mod invece rispondono a utenti più esigenti (o più pigri) e quindi partendo da una Distribuzione limano alcuni particolari per renderla più gradevole o più funzionale.
L'esempio classico di questa catena è il trio Debian, Ubuntu, Mint. Debian è un sistema poliedrico definito anche come “il sistema universale”. Ubuntu, partendo da questo enorme calderone, confeziona e sviluppa un Sistema Operativo adatto agli utenti abbastanza flessibile da adattarsi alla maggior parte delle esigenze desktop. Mint invece offre un sistema “chiavi in mano”, pronto all'uso senza nessuna modifica.
Come vedete tutti e tre i sistemi hanno una loro ragion d'essere.
C'è inoltre da dire che Mod e Derivate molto spesso fungono da laboratorio per le Distribuzioni, dato che la natura poliedrica e vocazione estremamente stabile di quest'ultime ne limita le sperimentazioni. Tutto questo risulta in un meccanismo sinergico dove ognuno ricopre un ruolo ben preciso per l'utente e per lo sviluppo. Definire tutte e tre questi sistemi “Distribuzioni” invece crea solo confusione.
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