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Come pubblicare un libro?

Da Anima Di Carta
Come pubblicare un libro?Come pubblicare un libro?
Qualcuno mi ha rivolto questa domanda qualche giorno fa, una domanda alla quale non è affatto facile dare una risposta! La pubblicazione di un libro oggi è diventata una faccenda complicata e piena di insidie. Di certo gli aspiranti di scrittori dei nostri tempi se ne possono fare un’idea navigando nel web: tra forum, blog e siti non mancano informazioni e soprattutto polemiche sull’editoria di oggi. Personalmente, non mi ritengo un’esperta in materia, ma visto che conosco molte persone che hanno pubblicato un libro e io stessa l’ho fatto, proverò a rispondere a questa spinosa e delicata domanda.
Come pubblicare un libro? Le strade che si possono percorrere sono diverse, qualcuna in salita, qualcuna talmente in discesa che rischi di ruzzolare giù e farti molto male…
Vediamo quali sono questi possibili percorsi, perché è bene che un aspirante scrittore decida consapevolmente quale destino riservare al suo prezioso manoscritto, prima di lanciarlo allo sbaraglio.
  • Inviare il libro a una casa editrice “importante” o mediamente importante, ovvero un nome editoriale che ha una buona distribuzione delle libreria su tutto il territorio italiano.
    Pro: se la nostra opera sarà accettata, avremo il nostro libro pubblicato, in bella vista sugli scaffali nelle principali librerie fisiche e on-line. Sarà promosso adeguatamente dalla stessa casa editrice. Alcune persone saranno invogliate ad acquistarlo o leggerlo solo per il fatto che l’editore ha una certa fama.
    Contro: se non si è già famosi o con un santo in Paradiso, sarà quasi impossibile che le suddette case editrici decidano di investire su di noi e difficilissimo persino che leggano la nostra opera. Attenderemo mesi se non anni per avere una risposta, che quasi certamente sarà: “Siamo spiacenti di comunicarle che il Suo manoscritto non rientra nella nostra linea editoriale”.
  • Inviare il libro a una casa editrice “piccola”.
    Pro: se abbiamo una buona capacità di scrittura, se la tipologia del libro rientra tra quelle commercializzabili, se avremo santa pazienza, prima o poi troveremo un editore che deciderà di darci fiducia e pubblicherà il nostro testo. Non ci sarà chiesto un contributo economico per la pubblicazione.
    Contro: la tiratura sarà scarsa, non avremo grande promozione, il libro sarà difficile da reperire nelle librerie fisiche, avremo ceduto i diritti d’autore per una piccolissima percentuale sulle vendite. 
  • Partecipare a un concorso che come premio preveda la pubblicazione.
    Pro: se siamo abbastanza bravi e originali da emergere dalla massa dei partecipanti e scegliamo un concorso serio, il nostro sogno di vedere il libro pubblicato sarà coronato da successo.
    Contro: i concorsi normalmente sono a tema, quindi non è detto che il nostro libro rientri nelle specifiche. Inoltre i concorsi pongono limiti di pagine e spesso prevedono una quota di partecipazione. Non sempre vengono mantenute le promesse o addirittura dietro a un concorso si celano fregature.
  • Auto-pubblicare il proprio libro in formato cartaceo.
    Pro: saremo imprenditori di noi stessi, non cederemo i diritti d’autore sulla nostra opera per pochi spiccioli, non saremo vincolati per anni a una sola casa editrice, gestiremo da soli il nostro prodotto. Ci risparmieremo lo stress di andare a caccia di un editore.
    Contro: la diffusione del libro sarà interamente a carico nostro, sia come impegno sia come costo. Inoltre, non avremo mai un reale confronto con un esperto del settore, nessuno farà mai sul nostro testo un’operazione di editing o controllo di qualità su cosa stiamo diffondendo.
  • Auto-pubblicare il proprio libro in formato ebook.
    Pro: gli stessi del pubblicare in formato cartaceo. In aggiunta non ci saranno spese esorbitanti, ma solo un piccolo prezzo da pagare (spesso una percentuale sulle vendite).
    Contro: come nell’autopubblicazione in formato cartaceo: nessuna promozione per il nostro libro, nessun editing, nessuna valutazione. Non vedremo mai la nostra fatica letteraria nella forma nel classico libro da mettere sullo scaffale e mostrare un giorno ai nipotini.
  • Rivolgersi all'editoria a pagamento, la famigerata EAP.
    Pro: saremo sommersi dalla proposte editoriali. Il sogno di vedere il nostro libro pubblicato sarà una realtà sicura. Avremo molte copie da regalare ad amici e parenti, da spedire a giornali e siti per procurarci una recensione, da diffondere a destra e a manca.
    Contro: pagheremo cifre a tre zeri. Nessuno si occuperà della qualità di ciò che intendiamo pubblicare, nessuno sposterà una virgola anche se collocata tra soggetto e verbo. La diffusione del libro sul territorio nazionale sarà scarsa. La pubblicità sarà a carico nostro. I lettori più scaltri ci guarderanno con diffidenza perché avremo pagato per pubblicare.
  • Rivolgersi alle agenzie letterarie.
    Pro: avremo il sostegno di esperti nella valutazione, nell’editing e nella ricerca dell’editore.
    Contro: nessuna garanzia di pubblicazione, alti costi.
  • Altre soluzioni a pagamento.
    La fantasia non ha limiti in questo campo, così che i servizi che le aziende hanno inventato per spremere gli aspiranti scrittori sono molteplici. Potrebbero proporci ad esempio di valutare la nostra opera a un certo costo oppure offrirci un servizio che punta a migliorarla così da renderla appetibile per una casa editrice… Valutate da soli pro e contro.
Altre soluzioni per pubblicare non mi vengono in mente. Mi permetto solo di fare un’ultima considerazione. Come lettrice non mi importa di acquistare un libro della casa editrice x piuttosto che y, non sto a guardare le etichette né se un romanzo ha un cartellone pubblicitario a ogni stazione metro. Però come lettrice esigo la qualità di quello che leggo, perché non ho voglia di perdere tempo o denaro con spazzatura. Prima di lanciarsi alla ricerca di un editore o decidere di autopubblicarsi, dunque è meglio spendere un po’ di tempo in più a rivedere, migliorare, limare e rendere appetibile il proprio libro. Mettiamoci dalla parte del lettore, per una volta.

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