Nel mio nuovissimo ruolo di nonna rompiscatole attenta e scrupolosa mi è capitato di andare a verificare le modalità di sterilizzazione di ciucci e tettarelle da parte di mia figlia per accertarmi che non fosse troppo scialla Il risultato ha rassicurato la fobica e l’apprensiva che è in me e che ai tempi era solita bollire tutto. Test superato ho pensato, e invece non è vero niente. È tutto cambiato e ce lo dice, come sempre, la Scienza. Altro che sterilizzare tutto, per pulire i ciucci è sufficiente che un genitore se li ficchi in bocca ed eccoli puliti e pronti per quelle boccucce minute. Che poi si fa anche prima e se uno è rimasto alla fase orale una succhiatina veloce gli fa anche piacere.
È uscito infatti un articolo di Scienziati svedesi sulla rivista Pediatrics che, con un campione di 180 bambini seguiti dalla nascita, hanno evidenziato come quelli i cui genitori pulivano anche occasionalmente il ciuccio con la propria saliva a 18 mesi avevano meno possibilità di avere allergie, eczemi e asma rispetto a quelli che ricevevano ciucci “sterili”. Dunque, una certa esposizione a germi nella primissima età mette in condizione il sistema immunitario di contrastare alcune minacce alla salute.
Eppure, proprio qualche mese fa il dipartimento di sanità di New York aveva lanciato una campagna di affissioni (immagine in alto) per scoraggiare quell’abitudine che, secondo molti medici, provocando il trasferimento di batteri dalla bocca di un adulto a quella del bambino, metterebbe a rischio la salute dentaria di quest’ultimo. In risposta, il presidente dell’American Academy of Pediatric Dentistry ha affermato che i genitori possono passare gli stessi germi semplicemente baciando o stando vicini ai figli. L’unico modo per evitarlo sarebbe l’uso della mascherina. Che non è realistico. E ha concluso che la saliva è un’amica, poiché contiene enzimi, proteine, elettroliti e altre sostanze dagli effetti benefici per il bambino.
Non mi hanno mica convinto tanto però.