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Come può rinascere l’amore tra anziani?

Creato il 04 giugno 2011 da Gianpaolotorres

Come può rinascere l’amore tra anziani?

Appena nato è il cocco di mamma…

Ho passati i 60 da un pezzo,accudisco una mamma ultranovantenne,non sono mai stato sposato né ho figli. Ho convissuto e mi sono diviso.

Molti miei coetanei sono stati sposati,si sono separati,ed hanno avuto figli.

Nel segmento di età che va dai 50 ai 60 ci sono molti single,uomini e donne,hanno convissuto o sono divorziati,hanno o non hanno avuto figli.Oltre ai vedovi ed alle vedove.

Parecchi di costoro,oltre a dare un’occhiata ai parenti più vecchi, hanno pure problemi di salute.

Figli e nipoti raramente sono vicini per aiutare.

Molte donne divise hanno ancora figli a carico.E con problemi di sostentamento.I mariti quando escono di casa,sento dire che divengono immediatamente meno generosi.

Se uno vuole rifarsi una coppia,trovando una persona con cui sia in sintonia,come deve fare?

Dell’uomo fanno in fretta a liquidarlo adducendo che pagando può trovarsi una giovane immigrata.Son situazioni che non piacciono a tutti i maschi italiani.

Delle donne,anche di loro siete della medesima opinione,ovvero che si pagano un giovane gigolò che gli faccia le serenate?

E se invece cercassero coetanei con cui condividere interessi di cultura,di vita,che non hanno potuto avere dai legittimi mariti,come la mettiamo?

Non credo che uomini e donne tra i 50 ed i 60 abbiano ancora una libido tale da essere solo stimolati dall’interesse sessuale,ci vorrà senz’altro una legittima attrazione fisica, e poi?

Poi probabilmente il sapere condividere il tempo con oneri e piaceri,pensando che anche loro in due,si sentiranno più tutelati nei loro problemi quotidiani,come fanno le altre coppie che queste vicissitudini all’apparenza non le hanno avute e grazie a Dio rappresentano la maggioranza della società.

Fare coppia non è stato facile neppure da ragazzi,e coloro che hanno figli quasi adulti si trovano ostacoli posti dai ragazzi per evitare di avere a che fare con estranei che potrebbero disturbarli,se vivono ancora in casa.

Soprattutto le mamme.

I padri se sono già fuori casa,poco a poco i figli li dimenticano,specie se si rifanno compagne con altra prole,e si affezionano ai nuovi.

Insomma c’è uno strascico di perché,se,ma,e di tanti rancori di cui sentiamo parlare quotidianamente.

Ma allora non è vero che l’uomo cerchi la sgarzolina come si suol dire,in realtà aspetterebbe con calma il suo turno di trovare una coetanea divorziata senza eccessivi problemi,ma sono poche le opportunità.

 Si deve rifare quindi ,a malavoglia,una compagnia con giovani meno adatte alla sua mentalità se non vuole proseguire il suo cammino nella vecchiaia tutto solo.

Le mamme con prole in casa sono le più sfortunate.

Vorrebbero andare ad uno spettacolo,a una cena,tornare ad uscire con gli amici sposati con cui erano in antica relazione,e non lo possono più fare.Sono oberate da lavoro.

I figli grandi a carico delle mamme sono atroci nel loro egoismo di figli.

Non vogliono perdere un briciolo di quello che hanno faticosamente ottenuto,in malafede,giocando tra i dissapori dei genitori,prendendo a dritta e manca da entrambi senza restituire loro nulla.Salvo grane.

E’ un peccato.

Molti anziani ma non troppo, avrebbero ancora molto da dare in termini affettivi,e si scontrano contro un muro di dissenso,talmente alto,creato dai figli, da farli rinunciare ad avere quello che non hanno mai ottenuto da un coniuge insensibile.

Per le donne e’ una vita di totale dedizione al lavoro ed alla famiglia con lo svantaggio di averla dovuta affrontare da sole,e senza riconoscenza alcuna  in molti casi.

Quando pensan di esser libere,finalmente,arrivano le figlie coi nipotini a chiedere aiuto.

Le proiezioni delle coppie nuove che paiono felici un anno o due,e poi si spezzano,creano un bel dilemma per la società.

Forse era meglio non avere avuto il divorzio.O per lo meno non per motivi troppo banali.

Le coppie sarebbero state obbligate a cercare soluzioni in casa e non fuori,ed i figli forse non avrebbero potuto permettersi di criticare entrambi i genitori,senza aver provato a loro volta,cosa voglia dire convivere con chi non intende i problemi altrui.

In questo caso parlo di quei  figli che credono solo nel.. voglio..posso..comando e faccio.. quello che mi pare in casa alla faccia dei miei che mal si sopportano.

Ce ne sono molte di queste vittime,che paiono più carnefici che altro,se pur non son la maggioranza.

 

Come può rinascere l’amore tra anziani?

ventanni dopo..a sinistra il figlio,a destra la mamma.

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