Come rendersi utili anche grazie ad internet. Il caso optalidon.

Spesso ci viene chiesto come mai siamo così attivi online e la risposta che ci viene spontanea dopo aver ricevuto tante volte la stessa domanda è: speriamo, grazie alla rete, di renderci utili anche per chi non abita nelle vicinanze della farmacia.
Ora abbiamo anche un esempio pratico di questa teoria, nato ovviamente in maniera spontanea.
Infatti, dalla fine del 2015, è avvenuto un caso legato alla mancata disponibilità del farmaco Optalidon in compresse e supposte.
Abbiamo cercato notizie sul tema e scritto questo post in Gennaio che faceva il punto della situazione.
Sia per la carenza di informazioni che per l'indicazione data da Google nella ricerca di notizie legate al tema, quello che abbiamo scritto è diventato il riferimento italiano sull'argomento, generando migliaia di visualizzazioni, oltre 500 commenti, centinaia di mail, messaggi e telefonate di persone alla ricerca di notizie su tempi e modi di ritorno del farmaco in commercio.
A partire da Gennaio, per proseguire con  il post di Febbraio che conteneva i dettagli del ritorno, ad adesso - momento nel quale la situazione si è praticamente normalizzata - siamo diventati il riferimento in Italia per chi non trovava risposte a una domanda semplice "quando torna in commercio il farmaco?" Per queste persone, la distanza geografica che ci separava era assolutamente ininfluente.
Aver messo in comunicazione, anche tramite un gruppo su Facebook, persone che condividevano un problema di salute senza conoscersi fisicamente, ha generato a detta dei partecipanti empatia ed energia positiva che difficilmente avrebbero trovato in altra maniera.
Se la definizione di influencer è "essere  utile a chi ti segue" ecco, in questo caso pratico la accettiamo come stimolo per continuare, anche tramite uno strumento come internet,  ad essere vicini a chi ha un problema, indipendentemente dal fatto che sia ad 1 o 1000 km da noi.