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Dischi parlanti – Chrome Music Lab: cos'è, come funziona.

Da Farmacia Serra Genova
Potevo parlare del ritorno dei Garbage, che tra non molto usciranno con un nuovo disco; ma poi avrei dovuto intitolare il post "Il ritorno der monnezza", e non mi sembrava il caso. Così ho continuato a navigare e sono finita su Google, il posto magico dove di solito tutte le navigazioni iniziano. Ma forse non tutti sanno che il nove marzo la grande G ha annunciato la nascita di Chrome Music Lab, un nuovo progetto dedicato alla musica, che potrebbe essere anche il modo definitivo per mandare alle ortiche la nostra produttività, un po' come fanno i Google Doodle. E a tal proposito, proprio il nove marzo ricorreva l'anniversario della nascita di una straordinaria musicista, Clara Rockmore, e Google ha pensato bene di cogliere questa doppia occasione per un romantico doodle tutto musicale, grazie al quale suonare il theremin insieme a Clara. Se siete ancora infastiditi per non aver fatto in tempo a imparare a suonare il tema di Star Trek, il doodle lo trovate sempre qui, negli archivi Google. 
Ma veniamo al Chrome Music Lab, descritto dai suoi progettisti come uno strumento che "crei per tutte le persone, di tutte le età, modi semplici per esplorare come funziona la musica". 
Il mezzo per fare tutto questo è Chrome, il browser di Google, che diventa un vero e proprio strumento musicale. O meglio, una collezione di strumenti musicali. La home page del sito vi accoglierà con un quadrante pieno di opportunità tutte da esplorare. Dischi parlanti – Chrome Music Lab: cos'è, come funziona.
Troverete la sezione "Spectrogram", che disegnerà le onde della vostra voce, o di un trombone che suona, o di un uccellino che canta; la sezione "Chords", che vi offrirà una piccola tastiera per insegnarvi come funziona un accordo (si preme un tasto e la tastiera suona l'accordo della nota che avete scelto). La sezione "Rhythm" ha invece due simpatici animaletti alle percussioni (scorrendo con le frecce a destra e sinistra, potrete scegliere tra diverse bizzarre creaturine, con altrettanto diverse percussioni). E poi c'è la mia funzione preferita, "Kandinsky". Sì, come il pittore, che dipingeva splendide forme frutto di sinestesia – la sovrapposizione delle percezioni sensoriali per cui, ad esempio, si possono vedere i colori e le forme della musica – e creava così opere d'arte da vivere in profondità, senza limitarsi soltanto alla vista. Questa sezione del Music Lab, dunque, permette anche a noi comuni mortali di provare – in piccolo, piccolissimo – come sia mescolare i sensi: disegnate qualcosa nella sezione "Kandinsky" del Music Lab, premete play, e ascoltate il suono del vostro dipinto (ricordatevi di aggiungere anche qualche figura geometrica chiusa, fidatevi). Posso davvero augurarvi buon weekend, ora che so che lunedì saprete già come distrarvi dallo stress da rientro.(Il Music Lab di Chrome si trova qui.) 

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