Avete giá avvertito la sottile differenza tra fame e appetito? Se sí, avete mai mangiato con fame vera? O siete sempre stati in balia di quella costante voglia di "qualcosino"? Non è vero che spesso mangiamo perché l'orologio ci dice che è ora? Perché sentiamo un "buco" nello stomaco? O perché "è pronto"?
Mangiando crudo vi sará capitato di sentirvi pieni, ma sempre con la voglia di qualcosa (di solito carboidrati). Ecco questa non è fame, questo è appetito. Pochissimi avranno mai sentito la sensazione di fame vera. Bisognerebbe digiunare per sentirla davvero e molti hanno quasi paura di non mettersi il pane in bocca tutti i giorni. Eppure sarebbe un atto cosí naturale.
La fame vera sale fino alla gola attraverso l'esofago, non é un buco irritante allo stomaco e anche una banana o una carota sono piacevolissime da mangiare. Al contrario, l'appetito è qualcosa di specifico: voglia di cioccolata, patatine, un biscotto o un pezzo di pane. Nel passaggio ad una dieta crudista la voglia che piú assale è quella di carboidrati cotti. In particolar modo di pasta, pane, pizza, forse patate. C'é da dire che questi cibi provocano assuefazione (il grano intendo) e noi italiani siamo dei veri dipendenti. Ma come per un alcolizzato o un drogato, a stare lontani da questi cibi, quest'assuefazione va via via attenuandosi e non avremo piú questa voglia pazza di mangiarli. Perché il corpo - e la mente - si possono allenare. Alla fine, è piú una questione di abitudine.
Vediamo cosa scrive Albert Mossérie, famoso igienista, a proposito di vera e falsa fame (tratto dal libro Raw Secrets - I segreti dell'alimentazione crudista di Frederic Patenaude)
"Fame vera e fame falsa - A questo punto, chiedo di distinguere tra vera fame e falsa fame. La falsa fame scompare in poco tempo, ricompare ancora, poi di nuovo sparisce. Al contrario, la fame vera persiste. Di conseguenza, per poterla distinguere, sarà sufficiente attendere un'ora o poco più. Secondo Shelton, 'L'appetito è una contraffazione della fame',
'L'appetito è una creatura dell'abitudine e della routine e può essere suscitato da differenti circostanze quali l'ora del pranzo, la vista, il gusto e l'odore dei cibi, perfino l'idea di mangiare può provocare l'appetito. Anche i condimenti e le salse possono destare l'appetito'. Ma non è vera fame. L'appetito è falsa fame. Questa vera fame non si accompagna ad alcun sintomo. Non si avverte né mal di testa, né alcun malessere. Le idee sono chiare, la mente lucida, si è ottimisti, felici, tranquilli, sereni. La vera fame
non viene necessariamente all'ora di pranzo, come nel caso della falsa fame. Essa può presentarsi spontaneamente in ogni istante della giornata, ma non in piena notte. Di notte, infatti, i muscoli sono rilassati ed anche lo stomaco, che è un muscolo, si rilassa.
Durante il riposo notturno non è pronto per impastare il cibo. Tuttavia, se sentiamo vera fame prima di mezzanotte, allora alcune foglie di lattuga dovrebbero calmarla e assicurarci un buon riposo.
Secondo Fletcher, per distinguere la vera fame dalla falsa si osservi come nella vera fame 'l'acqua coli in bocca' . Secondo noi, per distinguerle basterebbe attendere da mezz'ora ad un'ora: la vera fame persiste, mentre la falsa scompare con tutti i suoi sintomi morbosi ed ingannatori."
caffè, ecc. 'Nessuno può mai avere fame di queste sostanze avvelenanti', egli scrive. 'Infatti esse non servono ad alcun bisogno fisiologico e, di conseguenza, sono sempre nocive. Nessuna richiesta fisiologica per queste sostanze può determinarsi casualmente.' 'Capita talvolta - continua Shelton - che l'appetito si accompagni a varie sensazioni di malessere e perfino di dolore, sensazioni di debolezza, di esaurimento nervoso, di rodimento dello stomaco, di gorgoglii intestinali, nausea, emicranie, ed altre sensazioni Unisciti anche tu al Blog de ilDragoParlante, inserendo la tua mail in alto a destra, cosí da non perderti i prossimi articoli ed eventi! Connettiamoci anche sulla pagina e vediamoci sul canale YouTube de ilDragoParlante morbose.' Ci si sente 'mancare' e in quel momento bisogna affrettarsi a mangiare. Ma poi, con il miglioramento del potere digestivo, le riserve sono più sostanziose, la fame si fa meno frequente ed è più piacevole sopportarla. Con il vecchio regime di cibi cotti e denaturati non si digerisce che il 20%, il resto all'indomani passa nelle feci. Al contrario, con il nuovo regime di alimenti vivi si digerisce il 90%, le feci sono poco abbondanti, modellate e inodori. Questo è il motivo per cui, nell'attesa che aumenti il potere di digestione, il passaggio da una tappa all'altra provoca un'insistente richiesta di cibo. In questo caso la fame è un sintomo di denutrizione che occorre subito soddisfare. La fame è un principio sacro nella nostra vita, che bisogna rispettare in ogni circostanza. L'errore più comune e grave è di riempire il proprio stomaco perchè è ora di pranzo, per prescrizione medica, passatempo sociale o per compiacere ospiti e commensali."
sensazioni scompaiono rapidamente in poche settimane man mano che si ricostituiscono le riserve. Allora la fame diventa meno frequente. Con la fame il soggetto diventa vivace, la sua mente pronta e lucida, di umore ottimista e sereno"
Da che cosa sono dovute le voglie di dolci? Spesso la voglia di dolce non è altro che l'istinto alla ricerca di zuccheri semplici. Siamo degli animali frugivori, con la predilezione per la frutta dolce. Se noi non la mangiamo perché preferiamo altri "cibi", questa voglia si scatena e ricerchiamo la via piú veloce per soddisfare l'istinto - con cioccolata, caramelle, pasticcini etc. Facendo della frutta parte della propria dieta, privilegiando la frutta dolce e semi-dolce, e facendo di essa anche un pasto intero, non avremo piú quella voglia di qualcosa di buono. Perché quel qualcosa di buono l'abbiamo giá mangiato! Ecco, possiamo vivere di dessert
Ecco un altro interessante articolo sulla fame vera e fame tossica di Rosanna Gosamo, autrice del libro Meglio Crudo.