La sclerosi multipla è una malattia autoimmune cronica demielinizzante che colpisce il sistema nervoso centrale (cervello e midollo spinale). Consiste in un processo di degenerazione della mielina, una guaina che riveste in parte il corpo dei neuroni permettendo la trasmissione degli impulsi nervosi. Il corso di questa malattia prevede la distruzione delle guaine mieliniche con conseguente blocco o rallentamento degli impulsi che partono dal sistema nervoso centrale fino ad arrivare alle diverse parti del corpo e viceversa.
Le zone di mielina danneggiate vengono chiamate “placche”. I sintomi variano in base alle aree del sistema nervoso colpite. Anche se non è stato ancora scoperto un modo per evitare di contrarre questa malattia, è possibile ridurre i rischi. I ricercatori hanno individuato dei fattori che possono contribuire allo sviluppo della sclerosi multipla:
- la genetica; coloro che hanno episodi di sclerosi multipla in famiglia, hanno maggiori probabilità di svilupparla; in questo caso non si può fare niente per evitarlo, ma gli scienziati sperano di individuare prima o poi un rimedio;
- un virus; il Virus Epstein-Barr (EBV) è stato collegato all’insorgenza della sclerosi multipla; sembra che il 95% delle persone viene colpito da questo virus che nei bambini può manifestarsi con un semplice raffreddore e negli adolescenti con la mononucleosi; è possibile tutelarsi evitando il contatto con persone malate e lavandosi le mani molto spesso, soprattutto quando si frequentano luoghi affollati;
- la geografia; sembra che questa malattia colpisca in particolar modo le popolazioni del Nord America, del sud Australia e del nord Europa, cioè i paesi più lontani dall’equatore; si pensa che ciò dipenda da una carenza di vitamina D, una sostanza che aiuta a stimolare la funzione del sistema immunitario e che facilita al nostro organismo l’assorbimento del calcio; questa vitamina, infatti, il nostro corpo l’accumula con l’esposizione al sole; i ricercatori stanno ora tentando di scoprire se l’assunzione di integratori di vitamina D possa realmente ridurre il rischio di contrarre la sclerosi multipla.
I primi studi sembrano dimostrare l’efficacia del consumo di alcune sostanze. Oltre alla vitamina D, sembrano produrre effetti benefici il latte, alcuni prodotti a base di cereali, la caffeina, il tè verde, la crostata di ciliegie ed il resveratrolo, un composto del vino rosso.
Purtroppo, finchè non verrà individuata la vera causa scatenante della sclerosi multipla, sarà quasi impossibile prevenirla. L’unica cosa che per ora possiamo fare, è seguire una dieta sana che possa, anche se di poco, ridurre il rischio di contrarla.