Un attacco di malaria mette fuori gioco l'autista e un doganiere, cogliendo al volo l'occasione, ruba il camion con tutto il contenuto di prezioso cobalto.
L'episodio è accaduto la scorsa settimana sul confine tra la Repubblica Democratica del Congo (RDC) e lo Zimbabwe, ma la polizia locale non ha ancora trovato i responsabili, ne tantomeno la merce trafugata, di cui non è stato reso noto il valore.
L'autista, dipendente di una società di Lubumbashi, arriva al posto di dogana di Beitbridge, trasportando un carico di cobalto, destinato al Sud Africa. Durante la lunga attesa per il controllo dei documenti doganali, cade malato a causa di un attacco di malaria.
Entra nell'ospedale più vicino, il Beitbridge District Hospital, e poco dopo riceve una visita inaspettata ma cordiale. Il doganiere incaricato dello sdoganamento del cobalto ha deciso di assistere in ospedale l'autista sfortunato.
In realtà è soltanto una scusa per rubare le chiavi del camion e, insieme a due complici, impossessarsi del camion per viaggiare verso il Sud Africa e vendere la refurtiva. Naturalmente soltanto dopo aver compilato e timbrato diligentemente tutti i documenti doganali.
Qualche giorno dopo il furto, il camion viene rinvenuto a Musina (Sud Africa) in un negozio di veicoli usati, naturalmente vuoto, mentre degli autori del furto non è rimasta nemmeno l'ombra.
Non è il primo furto del genere ("Clamoroso furto di tantalio: 10 milioni di dollari il bottino") e non sarà nemmeno l'ultimo, ma è certo che fare business nelle zone più ricche di metalli e minerali dell'Africa, è una faccenda molto complicata.
METALLIRARI.COM © RIPRODUZIONE RISERVATA