Quando, al momento del primo scatto dopo essere arrivato a Darwin, ho trovato della condensa su due dei miei obiettivi ho pensato al suicidio. È da sapere che tutta l’attrezzatura fotografica, ed elettronica in generale, è suscettibile all’umidità e viaggiare in luoghi dove il livello di questa è di molto superiore alla media, se non si prendono precauzioni, può essere causa di danneggiamento sia delle lenti che del corpo macchina. Il Top End australiano, durante la stagione bagnata, è l’esempio perfetto. Non prendersi cura della macchina fotografica in questi casi, può portare prima di tutto alla ruggine, che comincerà a coprire le parti metalliche del corpo, ma anche alla terribile muffa, molto difficile da eliminare una volta stabilitasi, che potrebbe otturare parte dell’obiettivo e risultare in macchie nelle fotografie stesse.
Quanta umidità può sopportare una macchina fotografica?
Il limite per la maggior parte delle reflex è dell’85% di umidità, con una condizione ideale di poco meno della metà (anche un’ambiente troppo secco può essere dannoso), il che non è un problema nella maggior parte delle zone del mondo, ma quando si raggiunge la fascia tropicale, sopratutto nei mesi estivi, si corre un grosso rischio. L’umidità in queste aree può infatti superare il 90%.
Come si previene la muffa e la ruggine allora?
Per prima cosa, la muffa ama luoghi bui, umidi, e dove vi è poco movimento di aria. Vi ricorda qualcosa? Nel mio caso questa è la descrizione esatta della borsa che utilizzo per trasportarla. Dato che l