Abbiamo già parlato di self publishing qui e qui.
C’è una domanda fondamentale che chi decide di autopubblicare presto o tardi deve porsi, ossia a quale Print on Demand affidarsi?
Di servizi di stampa on demand ce ne sono parecchi, sia italiani che esteri e ognuno ha caratteristiche diverse.
Vediamo un po’ cosa prendere in considerazione quando ci si decide a stampare il proprio libro.
- La tiratura.
Con il print on demand si diventa editori di se stessi, ciò significa che saremo noi a doverci occupare di tutto quanto, dalla promozione alla distribuzione, e dovremo un po’ fare “i piazzisti” per cercare di vendere il nostro libro. Dobbiamo quindi decidere quante copie abbiamo intenzione di acquistare per la “vendita diretta” e questa stima la possiamo fare solo sulla base del nostro giro di conoscenze.
Per iniziare a sondare il terreno, una ventina di copie dovrebbero essere sufficienti, ma dobbiamo anche tenere conto che ci sono POD che stampano solo un quantitativo minimo di copie, da 30 a 50, alcuni fino a 100. Di solito questi POD sono più che altro stamperie professionali che riforniscono principalmente piccoli editori o professionisti e lavorano perciò sui grandi quantitativi. Magari il costo a copia è basso, ma le quantità di copie che è necessario ordinare rendono il tutto poco economico, soprattutto se non siamo sicuri di venderle tutte.
È importante anche considerare se il servizio ci consente di ordinare anche poche copie per volta, sarebbe un po’ problematico se dovessimo ordinare un paio di copie e ci toccasse comprarne 50…
- Il prezzo di stampa.
Ci sono POD con prezzi molto variabili, alcuni arrivano ad essere quasi proibitivi perché fanno pagare il libro quasi a prezzo pieno, altri invece sono molto economici ma, come visto sopra, richiedono un acquisto minimo.
Non posso fare una stima precisa perché i prezzi non sono mai fissi, ma posso dire che se vi fanno pagare 10 euro per un libro da 200 pagine, sono decisamente troppo cari (l’ideale sarebbe intorno ai 5 euro).
- La qualità della stampa.
Purtroppo non potrete sapere come sarà la qualità della stampa finale a meno che non abbiate già visto un libro stampato dal POD che vi interessa, in questo caso è meglio privilegiare quelli che consentono di stampare una sola copia per volta, di modo che possiate verificare come verrà il libro prima di ordinare grossi quantitativi.
Per quanto riguarda le caratteristiche del libro, il formato più diffuso è l’A5 (14x21cm circa) con carta usomano 80 gr. e copertina morbida a colori (la copertina dovrete fornirla voi insieme al testo anche se ci sono POD che offrono copertine standard o servizi grafici – in questo caso a pagamento).
- L’ISBN e la distribuzione
Ci sono servizi di POD che sono semplici stamperie e servizi che invece attribuiscono anche un numero di ISBN che serve a inserire il vostro libro nell’elenco dei libri in commercio.
Sappiate che se volete vendere il vostro libro anche nelle librerie (sia fisiche che virtuali) il libro deve essere dotato di ISBN.
Ci sono POD che offrono dei “pacchetti” di distribuzione comprensivi di ISBN e deposito legale delle copie a pagamento, ma se possibile consiglierei di evitarli perché ad esempio un codice ISBN non costa che pochi euro.
Una cosa importante da considerare è se il POD offre o meno una vetrina di vendita, ossia se il libro è acquistabile online dal sito e quindi se è possibile ordinarne anche una sola copia. Questo è importante nel caso abbiate delle conoscenze in giro per il web e non vogliate prendervi voi l’incombenza di spedire le copie una a una e incassare direttamente. Di solito i POD che hanno un negozio virtuale permettono all’autore di fissare il prezzo di vendita e corrispondono un margine (la differenza tra prezzo di vendita e costo di stampa) all’autore, pagando a determinate scadenze.
Informatevi anche se il vostro libro sarà disponibile sulle piattaforme di vendita on-line, come ad esempio Amazon, IBS, BOL, La Feltrinelli, ecc.
Questo diventa importante quando, con il passa parola, qualcuno dovesse essere interessato ad acquistare il vostro libro anche senza conoscervi personalmente.
- Il contratto e i diritti.
Leggete bene il sito del POD a cui vi volete rivolgere e soprattutto prestate attenzione alle clausole del contratto. Alcuni POD sono anche editori e di solito vincolano l’autore con un contratto che può offrire anche condizioni svantaggiose, ad esempio se vi chiedono la cessione dei diritti per un certo numero di anni, molto spesso il gioco non vale la candela. L’ideale sarebbe avere un contratto tale che consenta in qualunque momento di cancellare il proprio libro e di poterlo ripubblicare con qualcun altro (soprattutto nel caso abbiate trovato nel frattempo un editore), diffidate da chi vi chiede di cedere i diritti anche per le traduzioni se in cambio non offre nulla e la promozione e distribuzione è tutta a carico vostro!
La cosa più importante è che rimaniate sempre titolari dei diritti sul vostro testo e possiate gestirlo come meglio credete.
- Gli eBook.
Affiancare l’ebook alla distribuzione in cartaceo è una cosa molto importante soprattutto per un autore esordiente.
Esaminiamo tre alternative:
- affiancare la vendita della versione ebook al cartaceo, e in questo caso è probabile che ci si debba rivolgere a un’altra piattaforma specializzata in ebook perché non sempre i POD offrono anche questa possibilità (anche in questo caso fate attenzione al contratto); questo consente di poter mettere a disposizione il proprio libro a un prezzo molto inferiore (per l’ebook meglio fissare un prezzo inferiore ai 5 euro);
- affiancare l’ebook gratuito alla vendita del cartaceo, in questo caso l’ebook può essere messo in download direttamente sul vostro sito e vi permetterà di raggiungere un numero maggiore di lettori mettendo in moto così il passaparola. Questo vi darà più probabilità che qualcuno scopra e apprezzi il vostro testo e voglia acquistare il cartaceo;
- pubblicare unicamente in formato ebook, in questo caso potrete rivolgervi a siti specializzati o mettere l’ebook in vendita sul vostro sito.
Per quanto riguarda il contratto vale quanto detto sopra, e attenzione a chi vi chiede soldi per servizi superflui (creare un file in epub non è così complicato, si può fare con programmi free e non giustifica l’esborso di centinaia di euro).
Per concludere, valutate bene le vostre esigenze e quello che vi viene offerto leggendo con attenzione tutte le clausole del contratto (anche quelle scritte in piccolo
)Spero che l’articolo sia stato esaustivo e di non essermi dimenticata nulla.
Alla prossima!