Non sarà un caso che la vita pubblica di Gesù, narrata dai vangeli, cominci a un banchetto di nozze. Anche in quel caso, a Caana di Galilea, il vino andava per la maggiore, tanto da essere finito anzitempo. Passando dal sacro al profano, Don Giovanni, per celebrare le nozze di Zerlina, canta "Fin c'han del vino calda la testa, una gran festa fa preparar". Quindi, non ci sono scuse: il vino è il corroborante necessario alle nozze. In vino veritas!
Come scegliere il vino per le nozze ? Oggi con tante persone non è cosa banale: le cantine e i vitigni sono tanti, i gusti si sono raffinati, i costi aumentano e gli amici non si vogliono deludere. Allora: rosso o bianco? bollicine o no? italiano o francese? Secco o amabile? Strutturato o con gradazione alcolica non eccessiva? Tante sono le prerogative da scegliere e, ovviamente non ci può essere una risposta univoca.
L'aspetto positivo è che tanti sono i vini buoni davvero in Italia e per tutte le tasche.
Per cominciare, una questione di metodo: a) tendenzialmente preferire vini italiani e, perché no, locali; b) siate curiosi. Non essere esperti di vino non esime dal non seguire il proprio gusto. Non fidatevi solo della proposta commerciale che vi viene sottoposta, ma chiedete di assaggiare diverse alternative e, pur ascoltando consigli e suggerimenti, decidete per gusto; c) sappiate che non esistono solo i super vini o i vini più o meno da grande distribuzione, ma esistono centinaia di cantine su tutto il territorio che con passione e competenza assoluta fanno vini d'eccellenza, spesso a costi decisamente abbordabili.
Credo sia opinione condivisa che, per far contenti tutti, si scelgano vini di diverso genere e natura. Pertanto andiamo per categorie: con le bolle, rossi e bianchi. Una guida su come scegliere il vino per le nozze.
BOLLEMi contraddico subito: personalmente in ambito bollicinie ammetto di avere una netta preferenza per gli champenois francesi, siano essi provenire dalle cosiddette petit mason o dalle grandi cantine. Ciononostante, in Italia oggi si trovano prodotti di altissima qualità. E' noto che la Franciacorta sia diventata un punto di riferimento per i vini spumantizzati, e tante sono le cantine, certo è che il Giulio Ferrari riserva del Fondatore e l' Anna Maria Clementi sono bottiglie che svettano (anche per costo).
Tuttavia se si vuole un bicchiere da offrire come aperitivo, senza quindi mettere subito alla prova eccessivamente le papille gustative degli ospiti, allora la scelta è davvero vasta: dai pinot noir spumantizzati dell'Oltre Po pavese, a le tante offerte di eccellenti cantine dallo spumante piemontese, ai prosecchi di Valdobiadene (da evitare quelli da grande distribuzione), fino alle versioni spumantizzate degli ottimi friulani, su tutti la Ribolla. Prezzi dagli 8€ a salire.
ROSSISon troppi: ogni regione in Italia produce vini rossi con forte personalità, con gusti decisi e con profumi tipici della propria terra.
Non posso che basarmi su alcune mie preferenze che certo non coprono che una parte infinitesimale delle scelte a vostra disposizione. Certo non mancano grandi bottiglie come Barolo, Barbaresco, Amarone, Super Tuscan vari, alcuni Pinot nero riserva trentini o alto atesini, o qualche bottiglia di Sagrantino di Montefalco, ma forse, data la quantità, i costi e quel minimo di palato che serve per apprezzarli a pieno, potrebbero per moti risultare eccessivi.
Passiamo allora a soluzioni che possano far felici un po' tutti.Patria del vino rosso è, per me, il Piemonte. A partire dalle diverse uve di Dolcetto, a quelle di Freisa fino ad alcuni Barolo non troppo strutturati, si trovano bottiglie di grande soddisfazione adatte ad abbinarsi a diverse portate di primi e secondi.
Rimanendo tra uvaggi e vitigni del nord Italia, il Ripasso della Valpolicella, come alcuni rossi friulani come Merlot, Cabernet Sauvignon, Refosco e Pignolo, possono rappresentare scelte di gran classe. Tra Veneto e , citando sempre Don Giovanni, "eccellente è il Marzemino".
Un capitolo a sé segnano i vini dell' Alto Adige, Pinot nero e Lagrein su tutti, per profumi e una nota acidula che ben li combina, volendo, anche con piatti di pesce.
Tra il mare magnum delle cantine toscane, alcune producono Pinot nero interessanti anche se a farla da padroni sono il Sangiovese Toscano in purezza (Rosso di Montalcino e Nobile di Montepulciano inclusi) e il Chianti. Quest'ultimo, ad eccezione di cantine che direi esclusive, è un po' troppo inflazionato dal mercato. Ciononostante rimane un'ottima opzione, ma va ricercato fuori dalla grande distribuzione tra quelle etichette che fanno ancora della passione la ragion prevalente rispetto alle vendite.
Il raffinarsi delle tecniche enologiche negli ultimi anni, ha portato a livelli di alto profilo anche vini che prima venivano ritenuti meno nobili, anche se secondo me era un errore.
Ottimo il rapporto qualità prezzo è quello del Sangiovese romagnolo, specificamente quello delle cantine dei colli faentini e, seppur con note diverse al profumo e al palato, quello del forlivese.
Scendendo a centro Italia, il Rosso di Montefalco è un vitigno autoctono di alta caratura e di grande appagamento. Mentre in Abruzzo oggi ci sono cantine che offrono un Montepulciano d'Abruzzo degno di importanti enoteche. Per chi cercasse un gusto più rotondo e quasi amabile, segnalerei la Lacryma di Morro d'Alba marchigiana.
I vini rossi del sud Italia, per via del clima più che mediterraneo, spesso presentano strutture complesse e gradazioni elevate, penso al Primitivo di Manduria, al Salice salentino, al Cannonau, all'Aglianico o all'Etna Rosso lucano ma mi è capitato di ricredermi e apprezzare in particolare qualche produttore che ne fa dei piccoli capolavori.
La prossima volta vi parlerò dei vini BIANCHI d'Italia.
PER CONCLUDERE
Nunc est bibendum, assaggiate i vini diversi, fatevi un proprio gusto, non abbiate paura di dover capire, ma cercate di trovare le differenze e fare le vostre scelte. Dopodichè ditelo come vi pare; Salute! Cin Cin! Prosit! Prost! Salut! Cheers! Kampai! Nasdarovije!
Credits: bacheca Pinterest Tulle e Confetti. Post by: Wine Lover