Scrivere un romanzo è il sogno di non pochi Italiani, come passare dall’idea alla realizzazione implica non solo tecniche di scrittura, altresì comportamenti che mirino all’obiettivo finale. Quando tengo corsi, dedico sempre l’intera prima lezione a tutto ciò che soltanto in apparenza non riguarda la scrittura. Negli anni – ognuno con la sua esperienza – si accumulano abitudini che di frequente sono dispersive e che minano la buona riuscita di un progetto come scrivere un romanzo.
Circa 100 anni fa Napoleon Hill, scrittore e saggista statunitense, autore diThink and grow rich (Pensa e arricchisci te stesso), intervistò più di 500 uomini e donne di successo, alla ricerca delle comuni abitudini che rappresentassero una sorta di ricetta di vita per ottenere il successo appunto. Che cosa scoprì Hill? Esistono 15 segreti comportamentali che, se interpretati dal punto di vista della scrittura, possiedono la forza di raggiungere gli obiettivi importanti che si desiderano.
È la demotivazione che colpisce non pochi aspiranti scrittori nelle prime fasi di scrittura di un romanzo. Per qualcuno sembreranno sciocchezze queste, ma frequentando persone alle prime armi ho avuto modo di toccare con mano quanto la forza interiore giochi un ruolo fondamentale nella scrittura.
Persone che rimandano a lunedì, persone che si abbattono dopo i primi entusiasmi, persone che non sanno gestire il tempo, persone che perdono ore in azioni che non meriterebbero più di cinque minuti, persone che si spaventano di fronte alla propria inadeguatezza, i casi potrebbero essere tanti. Non è soltanto una questione di volontà, è importante anche individuare il punto giusto dove il vento soffia, imparare a cavalcarlo con una buona dose di concentrazione.
Ricordo una persona che una volta mi disse: “Queste sono diavolerie da PNL!”, no, non c’entra nulla la programmazione neurolinguistica. “Tu pensi”, risposi, “che essere prevenuti aiuti la tua scrittura?”, “che vuoi dire?”, “vuol dire che quando si inizia una nuova avventura e da quella bisogna assorbire quanto più possibile, allora bisogna mettersi in stato di apertura mentale, e apertura mentale significa abbandonare per qualche tempo le proprie convinzioni, altrimenti il rischio è di morire avendo sempre ragione e sprecare un sacco di opportunità”.
Non gli feci una bella impressione, per 4-5 lezioni non mi rivolse più la parola, a malapena mi salutava. Poi, con il trascorrere dei mesi, si aprì nei miei confronti e divenne uno degli allievi più stimolanti, faceva domande, apriva confronti interessanti nel gruppo, doveva vivere sulla sua pelle la capacità di mettersi in discussione.
Esplorare nuovi mondi interiori è faticoso, dobbiamo prendere quanto abbiamo imparato per una vita e chiederci: “Non è che magari ho sbagliato qualcosa e alcuni miei comportamenti possono essere modificati per ottenere un miglior risultato?”, non tutti sono disposti a ricredersi. A volte ci vuole soltanto tempo. A volte non si ha la voglia di ricredersi. A volte accade l’inaspettato e gli stimoli altrui mettono in moto energie diverse e domande nuove.
Domani vi spiegherò come i 15 punti di Napoleon Hill ci possono tornare utili: come scrivere un romanzo è un obiettivo possibile. Nel frattempo l’elenco è il seguente.
1- Essere positivi.
2- Stabilire degli obiettivi.
3- Essere tenaci.
4- Essere disposti a lavorare sodo, con disciplina e fino in fondo.
5- Concentrarsi sul miglioramento di se stessi.
6- Mostrare entusiasmo.
7- Mantenere la concentrazione.
8- Preventivare i tempi.
9- Prendere l’iniziativa.
10- Affermare se stessi e ciò che si vuole.
11- Credere in se stessi.
12- Lavorare con gente positiva e incoraggiante.
13- Capire gli altri e lavorarci bene insieme.
14- Procedere verso la meta.
15- Sviluppare abitudini legate al successo.