Come scrivere una fan fiction
Ok, ci siete? Siete carichi, avete un pc a portata di mano, schermo aperto su Word, siete armati di santa pazienza, tempo, concentrazione, voglia? Molto bene, partiamo!
Leggere il Regolamento. E’ una palla e nessuno l’ha mai fatto in vita sua, ma potrebbe salvarvi da molte, molte magagne, delusioni, pianti isterici e bisticci vari con le amministrazioni. Sia si tratti di siti appositi (EFP, Manganet, Fanword o altri) sia si tratti di semplici forum con sezione dedicata, sia gruppi di LJ, sia quellochevipare, un regolamento c’è, e va rispettato. C’è chi nella sua politica ha vietato il Twincest (il caso più simbolico sono senz’altro i gemelli Kaulitz), c’è chi ha vietato le storie a tematica sportiva, c’è chi ha vietato il fandom per personaggi italiani. Senza inoltre dimenticare che ci sono stati autori famosi che hanno espressamente vietato le fan fictions basate sulle loro opere, come Patricia Cornwell, P.N. Elrod, Raymond Feist, Diana Gabaldon, Terry Goodkind e altri. Inoltre nel regolamento troviamo il vademecum completo di quello che si può o non si può fare, sia che si tratti di traduzioni, di metodo di postaggio, di tempistica, di qualsiasi cosa. E’ bene leggere il regolamento per evitare di svegliarsi un giorno e accorgersi che la propria opera è stata brutalmente cestinata perché non idonea.
Trovarsi fandom e personaggi. Su cosa vi piace fantasticare? Amate Dragon Ball e lo guardate ogni giorno, per ore e ore, in tv, in streaming, scaricato sul vostro pc? Siete fanatiche della serie Streghe e a forza di vederla sapete tutte le puntate a memoria? Avete seguito la vostra band preferita in lungo e in largo anche dormendo sotto i ponti e siete certissime che il batterista se la intenda col cantante? Trovate i personaggi che adorate, a cui pensate notte e giorno e su cui vi fate dei viaggi inimmaginabili che persino Jules Verne vi invidierebbe, e iniziate ad abbozzarci una storia, rivedete bene i loro caratteri e incastonateli in un ambiente, in una situazione, nel mondo che volete voi! L’unico limite? La vostra fantasia.
Attenzione a OOC, AU e avvertimenti vari. Come già menzionato in un articolo precedente, i lettori spesso e volentieri storcono il naso di fronte all’OOC, ovvero uno stravolgimento del carattere originale del personaggio. A pochi farebbe piacere vedere Jack Sparrow struggersi d’amore e soffrire per una fanciulla, come a pochi piacerebbe vedere Hermione Granger come una meretrice di facili costumi che va in giro a divertirsi con chiunque le capiti a tiro. Ricordate che i cambiamenti non avvengono con facilità e devono essere giustificati dalla narrazione stessa, quindi dovete essere bravi a modellare la storia in base alle reazioni dei protagonisti, senza che queste siano immotivate. In ogni caso, se pensate che il vostro personaggio sfori troppo dal pensiero comune aggiungete la dicitura OOC e pace fatta. Se invece i vostri personaggi sono stati catapultati in un contesto diverso dal loro solito, Naruto in un semplice liceo di Osaka, i Foo Fighters a mo’ di Power Rangers, ricordate di mettere la dicitura AU (che sta per Alternative Universe) alle vostre fan fictions e il gioco è fatto. Sono poi presenti tantissimi e svariati avvertimenti esplicati direttamente dal regolamento del sito in cui siete, quindi una bella scorsa quando preparate il vostro specchietto introduttivo vi eviterà qualche spiacevole critica di incuria, ricordate che non tutti i lettori hanno i vostri medesimi gusti.
Costanza, tempistica e un minimo di rispetto. Se pubblicate una one-shot, ovvero un solo capitolo autoconclusivo, il problema non si pone. Ma se volete cimentarvi in una long ficion cercate di darvi alcune regole. La costanza nello scrivere è essenziale, scribacchiate anche solo qualche riga al giorno in modo da non perdere il filo della vostra fiction, inoltre non rischierete di ridurvi all’ultimo minuto a scrivere un capitolo pacchiano e vuoto soltanto per postare. Spesso è meglio iniziare a pubblicare solo dopo aver scritto per intero qualche capitolo, in questo modo eviterete spiacevoli ritardi se per qualche motivo i vostri tempi verranno ristretti in seguito. Datevi un certo intervallo tra il postaggio di un capitolo e l’altro, cinque, sette, dieci, dodici giorni (alcuni siti possono avere esigenze di tempistiche a cui dovete adeguarvi, quindi prima controllate), così i vostri lettori potranno farsi un’idea e non passare spasmodicamente sulla vostra pagina per domandare “Quando posti?” almeno tremila volte la settimana, voi avrete il cuore in pace e potrete tirare il fiato, e loro anche. A nessun lettore piace iniziare una storia bella, appassionante e interessante e poi rendersi conto che l’ultimo capitolo che è stato pubblicato risale a sei mesi prima, e curiosando nella vostra pagina si viene a scoprire che avete già iniziato altre otto fan fictions, di cui nessuna conclusa. E’ vero, alcune volte la creatività sembra esplodere e non si riesce a far nulla per contenerla, ma in questo modo rischiate di portare avanti troppe storie e non vedere la fine di nessuna. Cercate di incanalare la vostra energia su una soltanto, al massimo due, per rispetto nei confronti di chi vi segue. Se ci si affeziona ad una fiction è un peccato non vederla terminare, e il vostro nick perderà credibilità, alla fin fine l’obiettivo di un fanwriter è concludere le proprie opere, non seminarne a raffica.
Italiano, grafica et simila. Siamo in Italia, pertanto si pretende che i fanwriters conoscano la lingua madre. Evitate tassativamente linguaggio sms, parole accorciate, non lesinate sui punti, sulle virgole, sulla punteggiatura in generale, andate a capo e spezzettate dialoghi e situazioni, ricordate che se una storia non è scritta bene sarà difficile leggerla, e quindi saranno pochi i lettori che potranno apprezzarvi. E non nascondetevi dietro la frase “Non sono mica uno scrittore!” perché scatenereste solo ire. L’italiano non è un opinione, scribacchiando alla bell’e meglio si dimostra di essere poco interessati alla cura delle proprie cose e vi dimostrereste inoltre irrispettosi nei confronti dei lettori, ricordate che spesso i siti e i forum su cui postate sono pubblici, e ci si aspetta un minimo di riguardo per gli occhi di chi legge, un fanwriter pubblica perché vuole esporre al web le proprie opere. Se invece postate solo per puro gusto personale senza dare importanza ai dettagli allora costruitevi un blog individuale e non fate perdere tempo a chi cerca cose serie da poter leggere. Inoltre cercate di evitare caratteri troppo grandi o troppo piccoli, oppure colori sgargianti e fluorescenti, non tanto per questione di gusti ma di ottica: quando il lettore apre la pagina l’impatto è la cosa che più lo convince a rimanere o lasciare la storia, quindi cercare di essere accattivanti ma senza esagerare, l’importante è la storia in sé, non quanto colorata sia.
Originalità, c’è tanto da dover dire. L’abbiamo già detto, sempre lo diremo: la fantasia è l’unico limite. Quindi cercate di usarla. Il web spopola di storie fatte con lo stampino, soprattutto per quanto riguarda alcuni fandom, è avvilente pubblicare una storia e poi sentirsi dire da un recensore che come quella ne esistono già altre tremila che seguono la stessa linea. E’ vero, alcune volte i desideri di varie persone (questo accade soprattutto nei fandom sui personaggi famosi) coincidono e senza accorgersene si traducono alla stessa identica maniera su Word, quindi è bene farsi un esame di coscienza. A chi può piacere l’ennesima storia che ricalca le altre in tutto e per tutto? Cercate sempre di essere originali, di scrivere cose che i lettori non hanno ancora visto, aggiungete personaggi con carattere e non i soliti Mary Sue o Gary Stu da due soldi senza nessuna personalità. Orientatevi in base alla vita vera, scendete dal piedistallo delle vostre utopie e scrivete cose possibili, verosimili, cercate di essere diversi dagli altri, spiccate, allontanatevi dalla massa e siate unici. Oppure d’accordo, potete cimentarvi in qualcosa di già visto, di classico se è più nei vostri gusti, ma sappiate che dovrete farlo in maniera eccellente.
Recensioni, queste sconosciute. Chi non ama ricevere recensioni? Gli asociali come Ewan. Ma a parte loro, ad ogni fanwriter che si rispetti fa piacere leggere qualche parolina in merito alla propria storia, i complimenti fanno sempre gonfiare il petto, su questo non si discute. E’ anche vero che il rovescio della medaglia è rappresentato dalle critiche, che sono sempre esistite, esistono, e sempre esisteranno, non se ne scampa. E’ bene non demonizzarle o accecarsi di rabbia perché spesso e volentieri possono essere molto utili, chi li lascia dà qualche consiglio su qualcosa da migliorare, fa notare le pecche, gli errori, cosa non va, in sostanza: vi sta dando una mano. Non indignatevi se ricevete una critica ma anzi, pensate che chi l’ha lasciata non lo fa per farvi dispetto o vi ha preso in antipatia, non vi seguirà a casa per trucidarvi nel sonno e non starà lì a fare il conto della vostra vita, semplicemente vi ha dato un aiuto per migliorare. Regolatevi in base alle recensioni, positive o negative che siano, pensateci bene e rendetevi conto cosa sia vero e cosa no, non impuntatevi sull’orgoglio e siate realisti, se qualcuno vi dice che qualcosa non va un motivo ci deve pur essere.
Ecco qui, ora sapete più o meno tutto quello che c’è da fare per rendere tangibile la vostra fan fiction, indi per cui… Sbizzarritevi e soprattutto divertitevi!