La “viralità” è un fenomeno tipico di quello che viene chiamato, qualche volta a sproposito, Web 2.0. Così capita che, inaspettatamente, uno scritto, un video, un’immagine, facciano il giro del mondo.
Stavolta è il caso di un’infografica. Le infografiche sono un mezzo di espressione delle informazioni di estremo interesse, perché nascono come incrocio immagini e testo allo scopo di rendere conto di una determinata questione.
Così troviamo, insieme in uno stesso “oggetto” portatore anche di grandi quantità di informazioni, tabelle, segnali, grafici, rappresentazioni visive, mappe.
How to Write a Scene è un’infografica realizzata da Ryan Rivard, un giovane che lavora nel mondo del cinema in diversi ruoli, per la maggior parte nel contesto della produzione. Si tratta di undici “regole” per scrivere una scena, che vanno da “Cosa c’è bisogno che accada in questa scena?” a “È una scena lunga o corta?” a “Immaginala nello schermo della tua mente”.
Il mondo dei manuali di sceneggiatura, fatte salve alcune felici eccezioni, come Manuale di sceneggiatura cinematografica. Teoria e pratica di Luca Aimeri, edito da UTET Università, è un mondo misterioso, così come, in generale, misteriosi sono tutti quei testi che mirano ad insegnarti un mestiere, perché di mestiere si tratta, e anche “artigianale”, che insegnare attraverso decaloghi e liste non si può.
Lo stesso Ryan Rivard, a proposito dell’exploit della sua infografica, usa l’aggettivo surreal. E non gli si può dare torto. Ma le strade della viralità sono infinite e difficili da scorgere. E chissà che qualcuno non trovi davvero utile How to Write a Scene.
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