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Di certo saprete che se volete inviare un testo a un esperto per una valutazione, a una casa editrice per una proposta editoriale, o se volete partecipare a un concorso letterario, dovete allegare una sinossi. La maggior parte delle case editrici lo specifica in modo chiaro (in aggiunta al testo completo o più spesso a un estratto del testo), mentre in altri casi non viene fatta nessuna richiesta. In ogni caso, mandare una sinossi è comunque un bene.
Ma cos’è esattamente una sinossi? Detto in modo semplice è un riassunto del libro, un condensato del suo contenuto. Potrebbe sembrare una faccenda semplice, visto che abbiamo scritto noi la storia e ci sembra di conoscere da sempre i personaggi e di poterli persino incontrare come vecchi amici... E invece non è affatto semplice.
Il punto è che in uno spazio piuttosto breve bisogna racchiudere molti fatti, bisogna distillare un’intera opera, trovando il modo giusto per presentarla. L’editore (o chi per lui) leggerà la sinossi prima di ogni altra cosa (e forse solo questa) e sulla sua base valuterà il nostro romanzo. Probabilmente non arriverà mai a leggere l’intero testo, nè si farà un’idea del nostro personale stile né del nostro specifico modo di narrare, a meno che la sinossi non risulterà tale da incuriosire, da catturare la sua attenzione. Dunque la sinossi ha la responsabilità di fare da filtro ed è un compito ingrato!
Uno degli aspetti che mi rende maggiormente perplessa è proprio il fatto che ogni romanzo, ogni storia, ha una sua atmosfera, una sua voce, che non potranno essere riprodotte nelle poche righe della sinossi. Dunque, secondo me una casa editrice dovrebbe avere la possibilità di valutare un romanzo nel suo complesso. Ma se ciò non è possibile, dobbiamo fare del nostro meglio con la sinossi.
Come si fa dunque una sinossi?
Bisogna esporre in forma sintetica e obiettiva la storia, completa di una presentazione dei personaggi e dei fatti più significativi. Una sinossi deve illustrare l’intero svolgimento, fino al finale, senza indulgere in commenti, critiche, riflessioni. Importante è non cedere alla tentazione di esaltare la storia o interromperla sul più bello per convincere qualcuno a leggere l'intero romanzo. Il finale va inserito? Sì, non farlo è un pessimo biglietto da visita.
Occorre dare il massimo delle informazioni in poco spazio, in modo chiaro e comprensibile, tralasciando naturalmente le scene poco significative e i personaggi secondari. Non devono mancare i punti più importanti della trama e i relativi personaggi.
I nudi fatti però non bastano a catturare l’attenzione, a suscitare emozioni. Un consiglio interessante che ho trovato a questo proposito è quello di iniziare parlando del personaggio principale e del suo problema/obiettivo, sottolineando le sue motivazioni, le sue emozioni, proprio come si fa quando si scrive l'intera storia.
In pratica, una sinossi dovrebbe essere accattivante e stuzzicante, ma questo non significa che vadano usati toni enfatici o misteriosi, né che vengano nascosti di proposito fatti importanti al solo fine di suscitare curiosità. Di fatto la sinossi non è una quarta di copertina, quel testo che leggiamo per primo per farci un’idea del libro. Quel tipo di testo non è una sinossi, sono solo poche righe destinate a catturare il lettore e a spingerlo a comprare il libro. (Sulle quarte di copertine ci sarebbe molto da dire, ma questa è un’altra storia).
La lunghezza è un altro fattore importante, in media una sinossi dovrebbe essere di circa 2000 battute, più o meno una pagina A4, o al massimo due se il romanzo è molto lungo. Un sunto troppo corto infatti non darebbe un quadro sufficiente sul romanzo, troppo lungo genererebbe noia e fastidio.
Come per la scrittura di un romanzo, anche qui è bene evitare troppi avverbi e aggettivi.
Inoltre, la sinossa va scritta al presente. La formattazione deve essere impeccabile, così come la punteggiatura, ed è meglio optare per il doppio spazio tra le righe.
Infine, non delegate ad altre persone il compito di scrivere la sinossi: chi meglio di voi conosce fatti e personaggi?
A questo punto, dire che occorre prestare molta attenzione e cura alla sinossi, mi sembra una cosa ovvia...
E voi cosa ne pensate della terribile sinossi, manda in crisi anche voi? Avete qualche altro suggerimento su come scriverle?
Anima di carta
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