Un impulso incontrollabile, quello di dover per forza, a tutti i costi, aprire la pagina del social per vedere chi ha postato e se ci sono link indirizzati a noi.
Logicamente, viene spiegato sempre nell’articolo, non tutti sono consapevoli del fatto di essere Twitter-dipendenti…
No Problem, basta fare questo test per aver la risposta:
http://theoatmeal.com/quiz/twitter_addict
E se scopriamo di essere dipendenti?
Come fare?
Pronti per voi, una serie di suggerimenti da sfruttare a lavoro (un video spiega in modo dettagliato come fare o un programma per camuffare il social: http://elliottkember.com/spreadtweet ), oppure, suggerimento alquanto assurdo, se non si può fare in altro modo, in caso di prova allarme anti-incendio, si può far finta di uscire e restare in ufficio a controllare i post su Twitter.
Ottimi suggerimenti, anche quelli dati per gestire la propria dipendenza a casa!
Per non dimenticarsi della cena che brucia, dei bambini che chiamano o dell’appuntamento importante!
Perché a quanto pare, un Twitter-dipendente, pensa in post da 140 caratteri, pensa in link e ci prova gusto, lo trova divertente.
Sarà!
Per scoprirlo proviamo a fare il test e vediamo cosa ne esce fuori?