A debita distanza dalla partita di World League del 27 marzo, tra il 7bello e l' Ungheria di Benedek giocata presso la stadio del nuoto di Bari siamo qui a tirare le somme di un evento che rimarrà per sempre nei ricordi di tutti i partecipanti, baresi e non..
Credo che sia interessante chiedere a Sergio Gallo, figura di spicco della società Waterpolo Bari, che ha organizzato l'evento, come sono andate le cose dietro le quinte:
Sergio Gallo - Non sono state certamente tutte rose e fiori, e' stato veramente faticoso organizzare una manifestazione di livello internazionale ma, da quanto dicono i media del settore e non, e gli addetti ai lavori e' stato un gran successo.
Spreading Waterpolo - Vorresti presentare la tua società?
SG - La Waterpolo Bari e' nata da solo un anno ed è' gestita da cinque professionisti che nella vita svolgono lavori differenti ma che sono accomunati da una sfrenata passione per la pallanuoto. Ad essi si è' unità una risorsa, Luigia de Marinis, che si occupa della comunicazione e del marketing e che è' riuscita ad integrarsi perfettamente e a portare nel nostro gruppo assai cementato e allo stesso tempo variegato una maggiore organizzazione. Luigia e' stata la nostra punta di diamante, colei che e' riuscita a coordinare le attività di tutti e di tutto, dai fornitori ai giornalisti alla distribuzione dei biglietti a tutte le società regionali che ne hanno fatta richiesta, sempre con il sorriso sulle labbra e con la massima gentilezza e professionalità La gestione di un impianto come quello di Bari non può prescindere da un addetta alla comunicazione e del marketing oltre che di un addetto stampa.SW - Raccontami come avete promosso l'Evento.
SG - Abbiamo ritenuto di dover produrre un piccolo spot pubblicitario che in 30" ha promosso sia l' impianto e le relative attività' istituzionali che, ovviamente, l'evento World League. E' stato mandato in onda sia su una tv locale che da una radio a copertura regionale. Oltre a questo spot abbiamo realizzato con un grafico che ci segue costantemente una brochure con l'obiettivo di far conoscere ad eventuali sponsor gli spazi dell' impianto che avrebbero potuto utilizzare per promuovere il loro marchio nel corso dell evento e magari anche nel corso di tutta la stagione.
SW - Con quali spese e con quali riscontri?
SG - . La spesa totale di queste due piccole attività si aggira sui 2500 euro a fronte di un ritorno che possiamo ritenere soddisfacente.Abbiamo avuto un buon riscontro da questa iniziativa considerato la gravissima situazione economica che colpisce le aziende italiane e particolarmente quelle del sud.
SW - Come avete poi gestito l' evento, operativamente parlando?
SG - Abbiamo chiesto ai nostri istruttori ed ai nostri dipendenti
addetti alla manutenzione di collaborare con noi per la buona riuscita di
tutto. Tutti hanno dimostrato grande spirito di collaborazione di
attaccamento alla società di appartenenza, per alcuni di loro l' impianto e'
come una seconda casa.
SW - Conosco i risultati ma vorrei che me li raccontassi tu.
SG - Alla fine siamo riusciti a convogliare solo 1500 spettatori e se
avessimo avuto la possibilità di avere maggiori posti a sedere probabilmente ne
avremmo potuti ospitare anche 2000 alla luce delle richieste di biglietti
pervenuti negli ultimi 3 giorni quando gli stessi erano già esauriti.
SW - Spettatori paganti, finalmente. Parliamo di loro.
SG - La particolarità che abbiamo introdotto e' stata quella di aver dato la possibilità a chi ha pagato il biglietto più costoso ( 25 euro) di poter anche mangiare presso un ricco buffet e bere un cocktail durante il match con alcuni camerieri che giravano tra le tribunette.SW - Si poteva fare meglio?
SG - Abbiamo solo un rimpianto. Non essere riusciti ad organizzare un terzo tempo come nelle partite di rugby del sei nazioni. Avevamo anche la disponibilità delle due squadre ma non siamo riusciti per tempo a definire il tutto considerando che l'impianto e' pubblico e che per effettuare tutte le attività sono necessarie le autorizzazioni del caso.SW - Un buon risultato e un buon punto di partenza per la pallanuoto pugliese?
SG - La nostra speranza e' quella di ottenere altri eventi perché la nostra città e la nostra regione ( sono venute società da tutta la regione con tanti bambini che giocano nelle squadre giovanili) ha tanta fame di pallanuoto e di sport in generale.
Ti piace Spreading Waterpolo?
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SG - Ti ringrazio. fammi però dire che queste sono solo alcune delle idee da noi portate avanti e che abbiamo cercato di realizzare. Con questa intervista non voglio assolutamente incensare il nostro operato ma voglio far comprendere a tutti che non basta avere il prodotto ( nel caso specifico una partita fra le due squadre più blasonate d Europa e forse del mondo) ma bisogna sicuramente saperlo vendere sia agli spettatori che agli eventuali sponsor. Lasciami anche fare qualche ringraziamento: Uno ai miei soci ed in particolar modo all'instancabile professor Lotito, al nostro bravissimo mister Giovanni Tau che si è fatto in tre fra autorizzazioni amministrative, allenamenti con la prima squadra ed il proprio lavoro e ai due grandissimi Giacomo Annibaldis e il presidente Lele Merlini.
Spreading Waterpolo - Che dire, complimenti alla Waterpolo Bari, che ha mostrato come si gestisce e si ottimizza un evento. Inserirò questa intervista tra i "Case Study" che trovate nella pagina nominata "IMMAGINE".
L'augurio è di poter vedere quanto prima possibile un nuovo evento organizzato dal gruppo di Sergio Gallo.
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