come sostituire la batteria alla moto
In questa scheda illustro come sostituire la batteria ad un motociclo o scooter. Bel tempo e aria di estate quale modo migliore per godersi queste prime giornate di sole se non con un bel giro in moto? Ma l’eccitazione e la felicità si può trasformare, in un attimo, in una bruciante delusione se al momento dell’accensione, girata la chiave d’avviamento e premuto il pulsante dello start la moto non da segni di vita. Al massimo, le lucine del quadro che si accendono flebilmente, qualche sussulto e poi solo il trick-trick del relè. E’ la classica situazione in cui si può incappare dopo i lunghi mesi invernali con la moto parcheggiata in garage coperta dal telo. Ma da questa situazione, apparentemente senza via d’uscita se non può uscire in men che non si dica senza pregiudicare la bella gita all’aria aperta. Che sia un giorno feriale o domenica in qualsiasi centro commerciale è possibile acquistare una nuova batteria e in pochi minuti rimettere in funzione la moto. Prima dell’acquisto verifico che la nuova batteria abbia la corretta tensione (V), il corretto amperaggio (Ah) scritto nel libretto di uso e manutenzione e la corretta misura.
Controllo anche la corrente di spunto (A), più è alta e meglio è; garantirà una messa in moto più veloce.
L'operazione che mi appresto ad illustrare è di facile esecuzione e non richiede che pochi minuti di tempo. Anche il gentil sesso, generalmente poco avvezzo a questo tipo di lavori, potrà portarla a termine con semplicità. 1-Dando un’occhiata all'interno della scatola ho trovato in sequenza: batteria, acido, istruzioni. Attenersi a queste in maniera scrupolosa ed indossare guanti ed indumenti adeguati : l’acido è particolarmente corrosivo. Posiziono la batteria a terra e con un giravite a taglio sollevo i tappi di chiusura della batteria posizionati sulla testa, dove ci sono i morsetti positivo e negativo. Poggio e poi premo con forza la confezione in plastica che contiene l’acido (premendo si forano le chiusure ermetiche in alluminio) in corrispondenza dei forellini sulla testa della batteria. Ora non resta che attendere il riempimento completo della batteria. Da questo momento in poi il contatto dell’acido con le piastre all’interno della batteria avvierà una reazione chimica che attiva la batteria. Rimuovo il contenitore dell’acido e chiudo i fori con l’apposita striscia di tappi. Ora qui ci sono varie procedure che si possono seguire. La teoria dice che una volta “attivata” la batteria con l’acido occorre porla sotto carica con un caricabatteria. Ma già cosi, dopo un’oretta o anche meno, la batteria avrà sufficiente carica per avviare la moto. Nel caso in questione quindi, non avendo tempo per la carica opto per quest’ultima possibilità. Un bel giro in moto contribuirà alla carica. 2- Solitamente il vano porta batteria, posizionato sotto la sella o nelle immediate vicinanze, ha delle dimensioni molto ridotte. Nel caso in questione la batteria è posizionata nel sottosella in un alloggiamento così stretto che è addirittura impossibile inserire le dita per estrarla. Per ovviare a questo inconveniente ho avvitato dei bulloni nei supporti dei cablaggi cosi da estrarla con più facilità. 3-Dopo aver rimosso la cinghia di tenuta inizio a svitare i dadi che serrano i cavi di collegamento. Per evitare scariche deleterie per l’impianto elettrico rimuovo per primo il cavo negativo, solitamente di colore nero e successivamente quello positivo, di colore rosso. Estraggo la batteria esausta e posiziono la nuova. Prima di riposizionare i cavi di collegamento io uso grattare i poli con una spazzola di ferro e poi ingrassarli con un po’ di grasso di vasellina. Non resta che posizionare ed avvitare i due morsetti dei cavi. La sequenza raccomandata è l’inverso di quella adottata per lo smontaggio: prima il cavo rosso e poi cavo nero. Il montaggio è terminato, accendo i quadro e avvio il motore. Se tutto è ok risistemo per bene il groviglio di cablaggi al disopra della batteria e riposiziono la sella. La batteria esausta si smaltisce nelle apposite isole ecologiche della vostra città o eventualmente nei centri autorizzati alla raccolta di batterie esauste.2014-faidatesecondome.it - Alfredo Onori ©Riproduzione Riservata Se questa scheda ti è piaciuta e l'hai trovata interessante potresti aiutarmi a renderla visibile a più persone possibili. Twitta l'articolo con il tasto qui sotto, commenta con Facebook e se vuoi lascia un commento. Potrai avere avere maggiori delucidazioni o semplicemente farmi sapere che hai apprezzato questo lavoro. |