Apologia di una futura suocera.
Essendo mamma di maschi il mio destino è segnato, io sarò sempre e soltanto una suocera e, in quanto tale, sicuramente sarò la causa di ogni infelicità delle mie future nuore... Ma io voglio mettere le mani avanti e questo mio scritto servirà a discolparmi da ogni mancanza... e sì, io ho cercato con ogni forza di educarli, ma evidentemente ho sbagliato qualche cosa, perché l'impresa non è riuscita! O forse con i maschi, l'impresa non riesce mai.
Ma partiamo dal principio. Quando sono cucciolini, sono talmente adorabili, dolci e così attaccati alla mamma che ti vien voglia di procreare ancora... Poi iniziano a parlare e a camminare e già cominciano i primi guai, cosa riescono a travisare i maschi o come si sporca un maschio non riescono nemmeno 10 femminucce! Poi cominciano ad andare a scuola e ad ogni ricevimento pensi che è meglio che si dedichino alla terra... E poi diventano adolescenti e lì il dramma è vero. Ad esempio non riescono proprio a capire a cosa servano quei tubetti che si spremono su un aggeggio che assomiglia tanto ad una spazzola formato Barbie e siccome son maschi e non l'hanno mai avuta, non si spiegano come mai la spazzola si trovi nel loro bagno! Il concetto di risparmio del consumo dell'acqua riesce a superare qualsiasi altro ideale... Ogni mattina eseguono il rito del “lavarsi a pezzi”... anche se ancora non mi è dato sapere qual è il giorno stabilito e per quale pezzo. Anche il buco dell'ozono non dipende sicuramente dai miei figli e sicuramente i maschi ne sono responsabili in maniera nettamente minore. Il deodorante comprato due anni fa, sebbene ogni mattina domandi del suo uso e venga rassicurata sul suo utilizzo, non è ancora finito... Il deforestamento della Amazzonia, poi, sono certa non dipenda da loro, perché compiti non ne hanno e fogli quindi non ne consumano! I dipendenti dell'Enel e della Telecom, invece mi devono essere grati, perché sono una delle maggiori sovvenzionatrice, visto che la maggior parte del tempo i pargoli (n. 1 e 2, i ricci di casa) la passano a piastrarsi i capelli e quando non si piastrano i capelli, sono al telefono... La retta della palestra (almeno in questa casa) è una voce non eccessiva, anche se l'allenamento non è assolutamente dimenticato. Se in casa hai playstation e wii, sei a posto! Che non si dica che questi non son stati soldi ben investiti! E non vi dico il vantaggio che ne hanno le dita ... come riescono a scrivere loro 5 messaggi in contemporanea, nei giorni di fiacca beninteso, nessuno mai! Questo permette loro anche una discreta cultura, visto che riescono a scrivere fino a 1000 messaggi al giorno e a leggerne 10.000... anche questa è letteratura e poi c'è sempre la missione “salvaguardia della foresta”! Cosa volere di più?
Le amicizie, poi, sono virtuali, ma le uscite sono reali e la tecnologia, devo ammettere, non li avvantaggia. Non si capisce come un cellulare possa dare l'orario sbagliato... almeno alla mia epoca, potevo mettere le lancette indietro ed essere credibile quando sostenevo che l'orologio non funzionava! E tutte quelle sane abitudini che la mamma era riuscita ad inculcare, come aiutare ad apparecchiare e sparecchiare, mettere la biancheria sporca a lavare, lasciare il bagno decente? Roba da femminucce... e io mica ce le ho! Poi, però, l'adolescenza passa (prima o poi, e di solito è sempre poi!), ma purtroppo, mie care future nuore, queste abitudini non li abbandoneranno più... però io a quel punto, quando voi ve li sarete presi e penserete di cantare vittoria su di me, sappiate solo una cosa: le mamme si liberano dei figli maschi e son felici... solo che non vogliono farvelo credere per paura che ritornino a casa!
Comunque oggi vi propongo una ricetta che i miei uomini amano alla follia ed una delle poche cose che rifaccio almeno una volta all'anno... La ricetta è semplicissima perché basta pesare gli albumi e considerare il doppio del peso dello zucchero e montare... ma da quando ho letto questo post, la mia vita è cambiata! Quindi per tutti i segreti vi rimando a lei, io vi spiego brevemente quello che faccio io!
MERINGHE (che poi se ci fate caso, sembrano tante sposine!!!)
100 gr. di albumi
200 gr. di zucchero (di cui 100 semolato e 100 a velo)
Se per caso avete degli albumi che vi avanzano, la cosa più semplice da fare è congelarli e usarli quando vi servono. Si scongelano e si lasciano a temperatura ambiente e solo quando raggiungono questa temperatura si possono cominciare a montare. Mettere quindi gli albumi in un robot da cucina (e se non l'avete, levateci mano!) e cominciate a montare. Appena cominciano a diventare schiumose, aggiungete lo zucchero a poco a poco. Io consiglio prima quello semolato e poi quello a velo. Se usate quello comprato non avete bisogno di altro, se invece lo fate voi tritandolo con il Bimby allora è il caso di aggiungere un po' di cremor tartaro... Continuate a montare bene, fino a quando non si formi una bella crema lucida e densa. A questo punto se siete pratici con la sac a poche, inserite la crema nella sac a poche e fate tanti ciuffetti distanziati fra di loro di circa 3 cm, Se invece non lo siete, potete fare i ciuffetti con due cucchiaini. Mettetele in forno ventilato a 90 ° per circa 2 ore 2 ore e mezza. Più mettete basso il forno più dovranno cuocere, più verranno dure... A me invece piacciono col cuore leggermente morbido quindi le faccio cuocere a 100° per 1 ora e mezza (circa). Più è bassa la temperatura più le meringhe verranno bianche perché lo zucchero non caramellizzerà (credo sia per questo), ma siccome a me piacciono più morbidine non mi interessa tanto il colore... Quindi non preoccupatevi se non vi verranno bianche candide o comunque se ci tenete, allora fatele cuocere a temperatura bassa (anche 70° gradi).
Di solito a casa mia non durano molto, ma ho cercato di salvarne qualcuna per un dolcetto che vi posterò presto!
E oggi non dimenticate di passare da L'Apple Pie di Mary Pie per la (st)renna giornaliera!!!
A presto
Stefania Oliveri