Magazine Fotografia

Come tenere ordinato e al sicuro un voluminoso archivio fotografico

Da Ragdoll @FotoComeFare

Quante foto hai sul disco rigido del tuo computer? E quante volte hai perso ore a cercarne una, solo perchè non le avevi riordinate (o l’ordine geniale che avevi pensato non era poi così intelligente)?

Il tema dell’archiviazione delle foto e di come organizzare il loro salvataggio sul computer non è certo dei più entusiasmanti. È però un problema a cui conviene dedicare un minimo di attenzione, perchè una buona organizzazione dell’archivio ti farà risparmiare tempo e soprattutto ti eviterà di perdere le tue fotografie.

Nei miei numerosi anni di esperienza ho elaborato un sistema che funziona (anche grazie al mio istinto ingegneristico) e voglio condividerlo con te.

Nell’articolo parlerò dei seguenti argomenti:

  • come nominare le cartelle delle foto su disco,
  • come nominare i file delle fotografie,
  • come predisporre un sistema di salvataggio (backup) dell’archivio fotografico.

Usando saggiamente questo sistema, vedrai che ti sarà più facile gestire la tua enorme collezione di foto, anche mentre continuerà a crescere a dismisura.

My photo archive by Björn Söderqvist, on Flickr

Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 Generic License
  by  Björn Söderqvist 

Come nominare le cartelle degli archivi

Una doverosa premessa. Sono un utente Windows (versione 7 per la precisione), quindi userò a titolo di esempio nomi di cartelle e percorsi tipici di Windows. Non preoccuparti, però, le spiegazioni sono tutte applicabili anche al Mac.

Per cominciare, supponiamo che Paolo memorizzi le foto nella cartella:

C:\Users\Paolo\My Pictures

Nella scelta del nome della cartella, conviene stare sul semplice e sul generico, per esempio inserendo il tuo nome in quello della cartella con i file delle fotografie:

C:\Users\Paolo\My Pictures\PAOLO FOTO

Un’altra scelta funzionale è quella di creare delle cartelle suddivise secondo gli anni solari, ad esempio:

C:\Users\Paolo\My Pictures\PAOLO FOTO\2011

C:\Users\Paolo\My Pictures\PAOLO FOTO\2012

C:\Users\Paolo\My Pictures\PAOLO FOTO\2013

In questo modo Paolo avrà un solo archivio per tutte le sue fotografie, già ordinato in modo progressivo a seconda dell’anno di scatto.

Come nominare le cartelle all’interno di un archivio annuale

Un metodo di organizzazione delle foto semplice ed efficace, che ti aiuta a ricordare quando hai scattato le fotografie, è quello di inserire la data nel nome delle varie cartelle dove salverai i file.

Di tutti i metodi possibili, quello che garantisce che tutte le cartelle siano ordinate in modo crescente secondo la data contenuta nel nome, è quello che prevede una datazione inserita all’inizio, con le informazioni della data inserite nell’ordine inverso rispetto a quello cui siamo abituati in Italia.

Per comodità di lettura è conveniente inserire due caratteri di spaziatura e una breve descrizione di cosa hai fotografato quel giorno. Un esempio ti può aiutare:

2013_01_06 Venezia

2013_02_12 Compleanno Eulalia

La descrizione completa di queste due cartelle sul disco di Paolo sarà perciò la seguente:

C:\Users\Paolo\My Pictures\PAOLO FOTO\2013\2013_01_06 Venezia

C:\Users\Paolo\My Pictures\PAOLO FOTO\2013\2013_02_12 Compleanno Eulalia

Come nominare i file delle fotografie

Il nome da assegnare alle fotografie è il punto più delicato dell’intera, noiosissima vicenda, bisognerebbe infatti conciliare due esigenze:

  1. ordinare nella cartella su disco i file secondo data e ora di scatto, per non perdere il filo di lana del percorso fotografico;
  2. scegliere un nome che possa essere stampato per intero sul retro della fotografia.

Per soddisfare il primo punto non ci sono molti problemi, è sufficiente iniziare il nome della fotografia con la data in formato ANNO_MESE_GIORNO e assegnare un numero progressivo alle fotografie.

Per esempio:

2013_01_06 Venezia (1).jpg

…….

2013_01_06 Venezia (167).jpg

Se invece vuoi tenere conto anche della seconda esigenza, la questione si complica, perchè le macchine automatiche di stampa molto spesso non hanno un grande spazio per il nome delle fotografie, di solito circa 32 caratteri, compresi i tre caratteri dell’estensione del file e il punto di separazione.

Inoltre, in alcuni casi viene stampato anche il nome della cartella della chiavetta USB, dove le fotografie sono state salvate per essere portate al negozio. Per questo motivo, quando porti a stampare delle fotografie e le consegni all’addetto su una chiavetta USB, conviene già memorizzarle in una cartella con il tuo nome molto abbreviato, tre caratteri al massimo.

Anche il nome delle fotografie deve essere il più possibile sintetico, altrimenti avrai in stampa dei nomi di file troncati e spesso tutti uguali, perchè perderai la parte finale del nome della fotografia, avendo superato il suddetto limite di circa 32 caratteri.

Pertanto un sistema consigliabile potrebbe essere il seguente:

Nome cartella su chiavetta: PF = Paolo Frigerio

Nome del file delle fotografie: ANNO_MESE_GIORNO(NUMERO FOTOGRAFIA)Descrizione della fotografia.jpg

A differenza di quanto fatto per le cartelle, per limitare la lunghezza del nome del file, conviene usare al massimo sei cifre, quindi per esempio:

13_01_06(123)VeneziaSMarco.cr2 = 30 caratteri

Nota importante: è meglio posizionare il numero progressivo della fotografia subito dopo la data, perchè in quella posizione consente di ordinare in modo corretto le fotografie riferite a posti diversi visitati nello stesso giorno. Un esempio chiarisce le idee.

Facciamo caso che nello stesso giorno dell’Epifania hai fatto fotografie a Venezia, poi a Padova e quindi a Bergamo, se le foto sono nominate con il numero progressivo subito dopo la data, verranno memorizzate su disco secondo l’ordine di scatto, indipendentemente dal nome della città contenuto nel nome della fotografia:

13_01_06(1)Venezia SMarco.jpg

13_01_06(299)Venezia SMarco.jpg

……………..

13_01_06(300)Padova Erbe.jpg

13_01_06(388)Padova Erbe.jpg

…………………

13_01_06(389)Bergamo.jpg

13_01_06(600)Bergamo.jpg

Se il numero progressivo delle fotografie fosse posizionato dopo il testo del nome, poichè i file sullo schermo del computer vengono elencati in ordine alfabetico, non li vedresti in ordine di scatto: per prime sarebbero elencate le fotografie di Bergamo, poi quelle di Padova e per ultime quelle di Venezia.

Archivio cartaceo

L’archivio elettronico ben organizzato è una cosa utile, ma pur sempre molto più fragile di una stampa su carta, quindi l’abitudine di stampare un certo numero di fotografie ogni anno, funziona anche come una forma aggiuntiva di backup.

È una forma di sicurezza aggiuntiva che ti consiglio di valutare. Tieni presente che un professionista di solito salva su almeno tre supporti indipendenti i suoi scatti ed il terzo supporto non lo tiene mai vicino agli altri due, per evitare la perdita totale dell’archivio in caso di incendio o di furto.

Le fotografie su carta non si salvano negli incendi, ma contro eventuali furti sono una buona protezione, inoltre sono molto più pratiche di un monitor perchè non bisogna accenderle e soprattutto non bloccano nessuno davanti al PC per vedere i tuoi scatti.

Come configurare il PC per il backup delle fotografie

A differenza della procedura per assegnare il nome alle tue fotografie, che abbiamo visto nei paragrafi precedenti, il problema di salvare l’archivio fotografico è vitale: a questo argomento bisogna dedicare un bel pò di attenzione.

La scelta più semplice è quella di salvare l’archivio fotografico su almeno due hard-disk diversi, di cui almeno uno esterno, più comodo di un secondo hard-disk interno, perchè è possibile spostarlo velocemente su un altro computer se si dovesse fermare il PC principale a causa di un guasto.

Nella scelta del disco esterno consiglio di scegliere quelli con interfaccia USB e non dischi di rete (NAS), perchè questi ultimi possono creare problemi con i programmi di fotoritocco. In particolare, Lightroom 4  non funziona con dischi di rete NAS.

Inoltre, per maggiore comodità di accesso, preferisco duplicare l’intero archivio delle fotografie sulle partizioni comuni del disco esterno, in modo da poterle ritrovare con facilità, senza dover usare il programma di recupero degli archivi (funzione di RESTORE).

Per esempio nel caso di Paolo, la sua cartella delle foto originali:

C:\Users\Paolo\My Pictures\PAOLO FOTO

è facilmente copiabile manualmente sul disco “F” di un hard disk USB esterno:

DiscoUSB (F:)\FOTOGRAFIE\PAOLO FOTO

L’avere ordinato l’archivio in modo razionale, come descritto nei paragrafi precedenti, velocizza parecchio il lavoro di spostamento dei file con le fotografie dal disco “C” al disco “F”, perchè è facile vedere se sul disco “F” mancano delle cartelle, essendo entrambi gli archivi dei dischi “C” e “F” ordinati per data di scatto.

NOTA: backup delle fotografie con il programma Lightroom4

La gestione degli archivi con un programma di fotoritocco come Lightroom4 è più complessa e richiede qualche altro accorgimento aggiuntivo, a questo argomento dedicherò un prossimo articolo.

A te

Tu come ti comporti per l’archiviazione delle foto? Hai una soluzione efficace diversa da questa?

Raccontacela nei commenti.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :