Con tutto il rispetto per i cittadini che lottano per impedire la TAV che combattono una battaglia legittima, ancora una volta i grandi media stanno cercando di oscurarci completamente problemi che potrebbero influenzarci molto più vicino di quanto crediamo. Il 6 luglio, infatti, verrà stabilito cosa dovremo e non dovremo sapere anche sulla rete, come già avviene sugli altri media di comunicazione.
Come potete ben capire si tratta di una misura degna dei peggiori regimi; evidentemente la rete sta finalmente rivendicando la propria forza, espressa al massimo con la diffusione di informazioni relative ai temi che sono stati trattati nell'ultimo referendum. Ma ancora con più evidenza, c'è chi è stanco di non controllare più direttamente l'informazione e inizia ad avere paura della potenziale capacità che ha questo strumento, ragion per cui prova ancora una volta ad imbavagliarlo.
Ecco perchè la delibera dell’Agcom per tutelare il diritto d’autore “non può trasformarsi in censura”; cresce, infatti, la mobilitazione contro il bavaglio al web italiano, con la protesta che parte dalla rete per arrivare nelle strade del Paese.
Questo pomeriggio, alle 17:30, un nutrito gruppo di cittadini, associazioni in difesa del web, blogger, politici, giornalisti, artisti ed esperti si è dato appuntamento a Roma, per manifestare il proprio dissenso e spiegare a tutti che razza di scempio sta per essere perpetrato. Viene definita la "Notte della rete": 4 ore contro la censura, mentre su Avaaz.org oltre 130.000 cittadini hanno già espresso il loro dissenso inviando una mail al presidente dell’Agcom.
Teoricamente le conseguenze di questa delibera potrebbero essere micidiali, ragion per cui l'informazione in merito è scarsa o per lo meno incompleta. Giovanni Sartori la chiamava "sottoinformazione" nel suo "Homo videns", saggio che a mio parere rappresenta e descrive meglio di molti altri il nostro sistema di comunicazione moderno.
Diventerà, infatti, legittima a tutti gli effetti la chiusura parziale di un blog, tramite eliminazione di contenuti a piacimento, o completa, tramite cancellazione del dominio, nel caso in cui venisse stabilito che i contenuti del blog stesso violino i diritti d'autore; una motivazione quanto meno generica.
Ciò potrebbe essere fatto senza alcuna discolpa e senza alcuna possibilità di ricorso da parte del proprietario del blog, ma esclusivamente con un provvedimento amministrativo, senza alcun intervento del giudice.
- se si è proprietari di un blog, ma anche se si scrive su un blog altrui, è consigliabile e buona cosa scrivere un post riportando il logo che vedete qui a destra e trasmettere l'evento "La notte della rete" in diretta streaming sul proprio blog. Lo potete fare semplicemente copiando e incollando il codice che segue:
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- andare alla pagina di Agorà Digitale in cui sono raccolti tutti i link, le iniziative e le proposte dei cittadini;
- firmare e diffondere la petizione sul sito di Avaaz;
- partecipare e invitare tutti gli amici a "La notte della rete": 4 ore no-stop in cui si alterneranno cittadini e associazioni in difesa del web, politici, giornalisti, cantanti, esperti.
Non importa che scriviate di libri, di sport, di musica, di cucina o di controinformazione o che non possediate un blog e siate dei lettori o degli utenti che si informano in rete.
Questa delibera potrebbe essere anche solamente una minaccia senza alcuna conseguenza, ma far sentire la propria voce in difesa dell'unico strumento di comunicazione ancora parzialmente libero è sicuramente la miglior cosa che possiamo fare.
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