Mentre ci si sta accorgendo del disastro provocato in Ucraina affidandosi ai corpi paramilitari nazisti, gli Usa autori indiscussi del colpo di stato, offrono con cinismo ipocrita tutto il loro aiuto al paese martoriato e in bancarotta: il vice del premio nobel per la pace (alla faccia), Joe Biden ha promesso al neo primo ministro ucraino Arseni Iatseniuk “il sostegno totale all’Ucraina quando questa intraprenderà le riforme necessarie per ritrovare la stabilità economica, perseguire la riconciliazione, rispettare gli obblighi internazionali e cercare relazioni aperte e costruttive con i suoi vicini”.
Anche se annegato nel vago e nell’ovvio queste cose significano nell’ordine: accettare i massacri sociali che Usa ed Europa imporranno per darvi i soldi necessari a non andare in default che sarebbe molto peggio per noi che per voi; far sparire dalle strade le squadracce naziste che abbiamo finanziato e armato; sopportare se necessario una probabile perdita della Crimea.
A questo proposito, grazie a Wikileaks, abbiamo già un’idea delle “riforme necessarie” grazie al report di un colloquio avvenuto nel 2010 tra Viktor Pynzenyk, ministro delle finanze sotto la patriota Timoshenko (quella che per salvare i profitti della sue società, tutte installate a Cipro, accettò che l’Ucraina pagasse il gas russo al doppio del prezzo di mercato) e l’ambasciatore americano a Kiev. Il ministro fece sapere che il suo governo era disposto a una serie di misure pur di entrare in Europa. L’elenco lo si può leggere qui ma le più importanti e significative, sono queste:
- Aumento dell’età pensionabile di 2 anni per gli uomini e 3 per le donne ed eliminazione di tutte le facilitazioni per i lavori pesanti e/o pericolosi.
- Privatizzazione delle miniere di carbone
- Raddoppio dei prezzi del gas per gli utenti. Aumento del 50% delle tariffe di riscaldamento del 40% dell’elettricità. Questo cancellando la normativa che richiedeva il consenso dei sindacati per l’incremento dei prezzi del gas e anche quella che vieta ai fornitori comunali di interrompere immediatamente la fornitura in caso di mancato pagamento della bolletta.
- Aumento dei prezzi dei trasporti e cancellazione di trattamenti di favore per anziani e malati
- Abolizione di qualsiasi sussidio per nascite, dei pasti e dei libri di testo gratuiti per gli studenti
- Eliminazione delle esenzioni Iva per i medicinali
- Cancellazione dei regimi di riduzione dell’Iva per le aeree rurali
- Crescita delle tasse sulla benzina e aumento del 50% della imposte sui veicoli
- Pagamento del sussidio di disoccupazione solo dopo i primi sei mesi di lavoro
E’ solo un esempio tra i tantissimi tagli di welfare a una popolazione poverissima e tra l’altro investita da un calo delle nascite mostruoso: dalla fine dell’Unione sovietica la popolazione Ucraina è diminuita di 10 milioni tra espatri e calo di natalità. E, come dire, sono provvedimenti che hanno ormai una triste aria di famiglia, essendo più o meno gli stessi dei Paesi sottoposti alla finanza.
Immagino che oggi le condizioni siano più pesanti e sono davvero curioso di vedere con quale faccia e con quali scuse i “libertador” al servizio di Biden e della Merkel le giustificheranno. Tanto per vedere, magari c’è qualcuno anche più bravo di Renzi