Come trasformare le "resistenze" in "risorse"
Ciao,
sai quale è il consiglio di crescita personale più
efficace mai inventato? Uno di quelli che se messi
in pratica possono davvero cambiarti la vita? Si
tratta del famosissimo “conosci te stesso” che ha
attraversato i secoli fino a noi. Nella 38° puntata
del podcast d psinel scoprirai un esercizio molto
simile ad una “meditazione formale” ma molto
più semplice e con risvolti davvero interessanti...
Sei riuscito ad ascoltarlo? Ti ho intimorito con la
parola “resistenza”? Se hai letto troppi libri di PNL
probabilmente si... ma se ci pensi bene sono poche
le azioni umane che non contengano in se anche
una resistenza. Con il sorgere della psicologia
umanistica prima e della crescita personale poi,
il termine “resistenza” è stato quasi lasciato da
parte, quasi ad indicare una incapacità da parte
del terapeuta...
...ed in parte questo è vero! Nel senso che molti
terapeuti del passato, quando non riuscivano nei
loro intenti, spesso attribuivano la colpa alle
“resistenze inconsce” dei loro pazienti. Così il
mondo dello sviluppo personale ha preso le
distanze da questo termine, così come da altri
termini che sembrassero troppo “patologici”
o troppo “normativi”.
Non c'è niente i male in questo cambiamento di
prospettiva perché capita in ogni ambito dello
scibile umano. In risposta alla “fede assoluta”
è arrivato l'illuminismo ed in risposta ad esso
il “romanticismo”. Insomma ogni nuova corrente
sembra doversi liberare dei dogmi precedenti
(o paradigmi) vedendoli come “sbagliati”,
“inadeguati” o addirittura “malsani”.
Questa “dialettica della conoscenza” nasconde
quindi sempre un “lato della questione” e fino
a quando ci occupiamo di movimenti letterari
la cosa può non portare “enormi disagi alla
società” (anche se non è del tutto vero)...ma
quando invece abbiamo a che fare con la
salute e la qualità della vita le cose diventano
diverse.
Se hai mai provato a: fare una dieta, smettere
una cattiva abitudine, gestire le tue emozioni
in situazioni specifiche ecc. ti sarai reso conto
che spesso insorgono delle “resistenze”, anzi
direi che emergono quasi sempre. Come se
ci fossero due parti di noi, quella cosciente
che desidera il cambiamento ed una parte
“inconscia” che desidera restare come è.
Cercare di capire “come mai” succede questa
“diatriba interna” è uno degli scopi della terapia.
Ma tranquillo non è ciò che ti chiedo di fare in
questo podcast, dove invece t'invito solo a notare
quando queste “resistenze emergono”. Ed il solo
fatto di notarle spesso le elimina, o meglio, rende
via via il conflitto sempre meno intenso ed apre
nuove opportunità. E' un processo particolare,
continua a leggere e proverò a spiegarmi meglio...
...immagina di dover parlare in pubblico per una
qualsiasi ragione. Però un attimo prima di recarti
nella sala scopri che il tuo cane, a cui sei molto
affezionato è scappato di casa. Ora se sei davvero
molto innamorato del tuo cane è probabile che
questo pensiero disturbi la tua mente durante il
“corso/seminario/presentazione”. Per cui dovrai
fare uno sforzo per “mettere da parte questa
brutta faccenda”...
...questo pensiero agisce un po' come una resistenza
al tuo discorso dal vivo, in altre parole il pensiero
del cane smarrito ruba energia al “filo del discorso”
che dovresti mantenere durante il tuo “speach”. Se
invece, anche solo per caso inizi a parlarne con chi
ti sta ascoltando le cose cambiano. Addirittura una
buona mossa sarebbe iniziare proprio con una
esposizione del genere: “buongiorno a tutti,
scusate se oggi sarò un po' giù di corda ma...
...ho appena scoperto che Billy, il mio amato cane
è scappato di casa”. Lo so che sembra una follia per
chi è cresciuto a “pane e crescita personale d'oltre
oceano”, dove l'immagine è quella dell'uomo duro
che non deve chiedere mai. Ma esporre i nostri
sentimenti è in realtà ancora più difficile che
tenerli nascosti...e non solo, come ormai avrai
intuito, tenerli “nascosti” ci ruba energia e ci fa
“funzionare peggio”.
Non si tratta del capire “perché Billy è scappato
di casa” e magari discuterne in pubblico nello
esempio che ti facevo poco fa. Ma si tratta del
rendersi conto di ciò che si prova e di NON fare
finta di niente. Scommetto che se per caso ti è
capitato di dover ammettere qualcosa del genere
in pubblico ti sarai sentito immediatamente
meglio dopo. Questo non perché hai una sorta
di effetto catartico (cosa che può accadere)...
...ma perché parlandone è come se dicessi al tuo
cervello “ehi guarda che non voglio nasconderti
fra le vecchie cose” ma semplicemente metterti
da parte mentre faccio il mio lavoro. In realtà se
il nostro amico speaker continuasse a parlare del
suo cane e di quanto si sente male, di certo ad un
certo punto abbandonerebbe la situazione per
iniziare a cercare il proprio cane.
Questo identico effetto accade dentro di noi, con
il nostro “pubblico interiore”. Nasconderci che
proviamo del disagio nei confronti di una qualsiasi
azione non ci fa bene, ruba energia a ciò che stiamo
facendo. Al contrario anche dare troppo peso a
quella questione ci ruba energia...ma esiste un
punto che potremmo definire di “equilibrio”...
...un punto che nasce dalla presenza o da quella
che comunemente chiamiamo “consapevolezza”.
Lo scopo di questo podcast è quello di far crescere
“l'area di consapevolezza” ma senza analizzare i
vari “perché” degli intoppi che accadono durante
l'esercizio. Ricorda che devi evitare di giocare
allo “psicologo con te stesso”, limitati a notare
quelle resistenze in questo modo avrai due
vantaggi:
Il primo è legato al tuo sistema “energetico” nel
senso che, quando porti consapevolezza si di un
certo contenuto questo inizia ad “assimilarsi” e
smette di rubarti troppa energia. Il secondo
motivo è legato alla tua crescita, infatti solo
affrontando le nostre resistenze riusciamo
davvero a crescere e a migliorarci. Ok,
come avrai intuito in ogni azione umana
potrebbe esserci una resistenza...
...scopo di questo podcast è farti notare come
funzionano le resistenze senza cercare ne di
analizzarle e ne di risolverle. Quindi potrai
generalizzare l'esercizio ascoltato nell'audio
ad ogni tua azione quotidiana. Ma prima
devi essere abile nell'esercizio di base e nella
tua auto-osservazione disidentificata, quindi
come sempre dovrai “meditare” per avere
un “reale sguardo evolutivo”.
Se come me sei appassionato di queste materie
di certo non ti sarà sfuggito che questo tipo di
esercizio è identico a molti esercizi base di PNL.
Sai perché? Perché è anche uno dei più noti
esperimenti della “terapia gestalt”, che come
saprai è una dei genitori della PNL. Come
mi piace spesso ripetere “non c'è nulla di
nuovo sotto il sole se non il dimenticato” ;)
Bene, sono felice che tu sia arrivato a leggermi
sino a qui. Dopo tutto se ci pensi bene il solo
podcast è un po' limitato, anche perché per dire
queste stesse cose in audio ci avrei messo ore
ed ore ...mi complimento con te;) fammi sapere
cosa ne pensi lasciando un commento
qui sotto!
A presto
Genna
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