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Come trovare lavoro dopo la laurea

Creato il 11 febbraio 2013 da Weesh_growing_ideas @Weesh_web

Secondo i dati Istat, la disoccupazione giovanile ha raggiunto ormai livelli allarmanti, con numeri da vero e proprio record. Se i giovani senza lavoro di età compresa tra i 14 ed i 25 anni spaventano, non va meglio ai ragazzi in possesso di laurea (anche quelli più grandi di 25 anni), che faticano ancora di più a trovare lavoro.
La disoccupazione dei “cervelli” italiani – ovvero dei ragazzi con il livello di istruzione più elevato – è uno dei problemi irrisolti del nostro Paese, un problema che si trasforma in piaga sociale nel momento in cui molti di questi giovani emigrano all’estero o rinunciano definitivamente a cercare lavoro. Ricordiamo a questo proposito che l’inoccupazione coincide in moltissimi casi con il lavoro nero o sommerso.
Per combattere questo fenomeno ci sarebbe bisogno di riforme strutturali nella legislazione del lavoro e di profondi cambiamenti culturali; in attesa che ciò finalmente accada, ogni ragazzo deve essere in grado di attuare delle strategie individuali per trovare lavoro senza restare per anni in camera d’attesa.

Laurearsi il prima possibile

Sembra scontato dirlo ma non è così: con le ultime riforme universitarie, infatti, riuscire a laurearsi in tempo è diventata una missione impossibile. Tra appelli d’esame mancanti, professori con troppe cattedre, segreterie non funzionanti e vincoli amministrativi vari è diventato molto complicato rispettare i tempi di un corso di laurea. Eppure, riuscire a laurearsi giovani è una delle prime regole per trovare un lavoro dopo la tesi. Il motivo è duplice: da un lato, la giovane età porta ad accettare di buon grado anche periodi di lavoro gratuito (i famigerati tirocini), che in Italia sono quasi d’obbligo per iniziare a lavorare. Dall’altro, la legge sui contratti d’apprendistato impone dei rigidi vincoli di età, e il contratto d’apprendistato è tuttora il contratto più vantaggioso per le aziende e per i neo-assunti, uno dei pochi a trasformarsi quasi in maniera automatica in contratto a tempo indeterminato.

Avere le idee chiare e specializzarsi

Per riuscire ad entrare in fretta nel mondo del lavoro, bisogna fissare degli obiettivi precisi. Questo significa che, una volta fuori dall’università, si deve avere almeno un’idea del lavoro che si vuole fare. Troppe volte la risposta alla domanda “che cosa farai dopo la laurea” è “non lo so, poi si vedrà”. Purtroppo oggi è necessario sapere fin dal principio cosa si desidera, così da creare le premesse perché si realizzi.

Una volta deciso che si vuole prendere una determinata strada, occorre poi rendere il proprio curriculum vitae sufficientemente competitivo in quel campo.
Il mondo dei master è molto frammentario e vasto: fare un master qualsiasi non sempre è una strategia fruttuosa. Prima di iscriversi ad un costoso master di specializzazione, occorre scegliere la scuola che offra il miglior rapporto qualità-prezzo. Anche l’argomento del master è importante: esso può essere correlato al percorso di studi universitari (un laureato in Lettere frequenterà allora il Master Gestione delle Risorse Umane, un laureato in Legge un Master per Giurista d’impresa e un laureato in Economia un Corso Economia Aziendale) ma si può anche decidere, proprio con il master, di cambiare strada. L’importante è scegliere argomenti e settori in cui ci sia un’effettiva richiesta di personale e di figure specializzate, così da non fare un buco nell’acqua selezionando dei master “inutili”.

L’importanza della motivazione nella ricerca del lavoro

Nonostante tutto ciò che abbiamo appena enunciato sia senz’altro da rispettare, la regola aurea è solo una: non bisogna scoraggiarsi o perdere la motivazione, perché farlo equivale ad arrendersi. Per trovare lavoro occorre crederci: il momento della ricerca del lavoro è la prima prova da “liberi professionisti”, perché nella ricerca del lavoro stiamo cercando di mettere in vetrina il nostro profilo, e dovremo affidarlo al migliore “offerente”. Nulla di più sbagliato, allora, che assumere atteggiamenti vittimisti o pessimisti, mentre uno spirito positivo aiuterà a scorgere le migliori occasioni ed a coglierle.


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