Magazine Diario personale

Come un pesce DENTRO l'acqua

Da Mel. @PopoloMigrante
Ancora una volta la vita mi ha stupito [eh si', sto vivendo un periodo intenso :) ].Le prime volte che venni negli USA a far visita al mio fidanzato (oggi marito), gli Stati Uniti non mi stavano molto simpatici, anzi, li guardavo un po' dall'alto in basso, con quell'aria da snob da italiana media che pensa di essere cosi' al di sopra di un popolo che ha fatto delle patatine fritte una ricetta della tradizione (eheheh passatemela ;) ). Mi dicevo che mai e poi mai avrei voluto viverci e mi infastidiva cosi' tanto sentire pronunciare quell' American English, mi sembrava cosi' volgare se paragonato al suono dell'elegante British English che mi era piu' familiare. No, gli Stati Uniti mi dissi, non fanno per me (le ultime parole famose!!!). Ando' cosi' per un po'. Io negli USA davvero non ci volevo venire, anche se a molti sembrera' strano.Pochi (?) anni ed eccomi: mi sono sposata negli USA, ho costruito la mia prima casa negli USA, ho dato per la prima volta la vita negli USA e molte altre cose...negli USA!Qualche settimana fa, mio marito mi dice che ci sarebbe una possibilita' per rientrare in Italia e che me ne stava parlando perche' da qualche tempo mi vede un po' piu' "nostalgica" (ma non solo). Questa e' esattamente la faccia che ho fatto -->  0_o -Prima reazione: manco po' caz**, no, assolutamente non ne voglio sapere!-Dopo il primo impatto, ho ascoltato il marito e ho riflettuto;-Ho iniziato quindi a valutare pro e contro dell' ipotesi rientro ("ipotesi rientro" mi pare uno di quei nomi fighi che si danno alle missioni segrete nei film di spionaggio o robe simili...eheheh, scusate la minchionaggine);-Infine ho detto, no, manco po' caz**, assolutamente non ne voglio sapere!Confesso di aver preso, dopo il rifiuto iniziale, in seria (serissima) considerazione l'ipotesi. L'ho fatto per piu' motivi e dopo qualche nottata insonne (sai che novita'!) e qualche giornata pensierosa, avevo quasi ceduto e gia' mi immaginavo in Sicilia, con la mia bimba, con la famiglia e compagnia bella. L'idea mi cominciava a piacere e li' ho capito che non era il caso di andare oltre! Ho cercato di superare i fattori emotivi e mi sono ricordata di tutte quelle cose che non mi andavano bene della vita in Italia, quella di ogni giorno fatta non solo del pranzo con mamma e papa', ma anche di file estenuanti alla posta per pagare una bolletta, di giornate perse in mezzo al traffico, di mesi di attesa per fare una visita medica e di molte altre cose (forse anche piu' determinati) alle quali non vorrei piu' adattarmi.Tornare in Italia, ORA, vorrebbe dire regredire per me (ed e' meglio che non dica nulla riguardo alle recenti elezioni che hanno dato il colpo di grazia all'ipotesi rientro!).Il fatto e' che oggi, dopo essermi rivista anche solo nei miei pensieri di nuovo in Italia, ho capito, una volta in piu' che io negli Stati Uniti ci sto come un pesce dentro l'acqua! Mi manca la mia famiglia? Si', tanto.Mi manca la mia terra? Si'.Mi piacerebbe tornarci? Si', ma OGGI non e' possibile, l'Italia non regge il confronto!Il fattore principale che fa pesare l'ago della bilancia dalla parte degli USA e' soprattutto mia figlia: cosa ha l'Italia da offrirle? E qui il vuoto. Non credo neppure che questo post abbia bisogno di altre parole a riguardo.Voglio aggiungere solo una cosa, banale forse, ma significativa per me: quando ad ogni rientro, dopo un lungo viaggio, arrivo a Fiumicino, non mi caga nessuno; quando, dopo un lungo viaggio, si torna negli USA, ti accolgono con un Welcome Home!

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