Ma l’amore, l’amore in senso banale, l’amore di coppia, con colazioni e cene, con gelosie e soldi e tristezza, è teatro, cioè apparenza.
Roberto Bolaño, da 2666.
Si potrebbe anche dire che 2666 è il romanzo epico che Borges non ha mai ha scritto. Roberto Bolaño è uno scrittore senza compromessi. La sua prosa è a corto di aggettivi e talvolta volutamente infelice, ma può anche ingannare. E’ costellata di aforismi, molti dei quali calcolati per invitare al disaccordo appassionato.
2666 è la prova sorprendente del virtuosismo di Bolaño e si legge come un puzzle.
E’ un libro pericoloso e un emozionante labirinto letterario. Un’esperienza difficile da scrollarsi di dosso.
Gran parte della scrittura di Bolaño va al di là di qualsiasi modello letterario riconoscibile. Come I detective selvaggi ci offre una folla di voci, sottotrame, dettagli e disquisizioni a non finire.