Come un Tuono.

Due personaggi e due vite: riflessi capovolti, complementari tra vita pubblica e vita affettiva. Luke (Ryan Gosling) fa il motociclista stunt per un circo itinerante e  inizia a rapinare banche per dare un futuro migliore al figlio nato da una relazione fugace con Romina (Eva Mendes). Avery (Bradley Cooper) è un poliziotto-eroe in carriera, ma padre assente e tormentato.

Le loro vite si incrociano per caso e si passano il testimone a metà film, mostrando uno spaccato di vita di entrambi per metterli a confronto e sottolineare che la forza di uno è la debolezza dell’altro, e viceversa. Luke è uno sbandato, non ha prospettive e si dedica al crimine, ma lo fa animato dall’amore per il figlio, per cui è disposto a tutto pur di essere un riferimento nella sua vita. Avery è un poliziotto, diventa un procuratore di successo ma mantiene un rapporto superficiale con il figlio a causa di un forte trauma, che lo spinge a dedicarsi alla carriera.

I loro figli sono destinati ad incontrarsi anni dopo i loro genitori, grazie ad una coincidenza che ricorda i crudeli capricci del destino delle tragedie greche, e saranno costretti a tirare le somme sulle vite dei rispettivi padri, come in un cerchio che si chiude.

Come un tuono è un film drammatico ma coinvolgente, tutti i personaggi coinvolti nella storia hanno il tempo di raccontarsi, delinearsi e assumere la loro importanza all’interno della pellicola.

Gosling e Cooper si riconfermano tra i nuovi volti più interessanti che Hollywood propone: il primo pur trovandosi in panni simili a quelli di Drive riesce a differenziare i caratteri grazie ad una recitazione molto facciale. Cooper invece risulta più bravo nel mettere intensità nelle emozioni dei personaggi che interpreta. La pellicola è il terzo lavoro di Derek Cianfrance, emerso al festival di Sundance nel 98, firma “Blue Valentine” nel 2010 e ora “Come un Tuono”. Lo stile con cui racconta vite e sentimenti viaggia sul confine dell’intimista per poi esplodere in qualcosa di più grande, sorprendendo lo spettatore. Il risultato finale è un’opera voluminosa ma intensa, carica di emozioni, che porta a sviluppi interessanti grazie allo scambio di prospettiva tra i protagonisti.