Come un tuono
Creato il 11 aprile 2013 da Veripaccheri
Come un tuono
di Derek Cianfrance
con Ryan Gosling, Bradley Cooper, Eva Mendes
Usa 2012
genere, drammatico
durata, 140
Ci sono molte cose che vengono in mente guardando il
nuovo film di Derek Cianfrance. La prima deriva dal godimento di riuscire a vederlo "in diretta", evitando di costringersi al brodino via streaming, ed a seguire la constatazione che
tutto questo dipende dalla maturazione di coloro che si sono spesi per la sua realizzazione, da Derek Cianfrance, regista del bellissimo "Blue Valentine"(2010), a
Ryan Gosling e Bradley Cooper, attori in ascesa per fascino e bravura.
Poi subentrano le suggestioni di un cinema totale, fatto di suoni e di
immagini che avvolgono e conquistano per quell'impasto spazio temporale che costituisce la materia del loro fluire. D'altronde
Cianfrance si trova bene con forme di tempo indefinite, in cui passato
presente e futuro sono odori di vite intercambiabili, calcolate con
lo scatto di un colpo di pistola. Frammenti di esistenza in frantumi che si
ficcano nel cuore di chi guarda. Istantanee destinate a
replicarsi in un orgia vitalistica che da padre in figlio perpetua un peccato originale che trova origine nella mancanza di una figura paterna, della cui assenza le storie di Cianfrance sono piene. Un bisogno d'amore insoddisfattodestinato a riciclarsi in violenza cieca ed autodistruttiva. In questo modo i
personaggi di Cianfrance sono anime perse, ostinatamente alla ricerca di ciò che non potranno mai avere. "Come un tuono" c'è lo dimostra in
ogni rivolo della sua dipanata vicenda, a cominciare dai suoi protagonisti, con Luke il bello, a
cui non basta l'avvenenza di Ryan Gosling per evitare il tracollo
esistenziale scaturito dalla consapevolezza di non riuscire ad impedire al figlio di diventare come lui, orfano di un genitore che non ha mai
conosciuto, continuando, e poi nella sua nemesi rappresentata da Avery Cross, che arriva allo stesso scarto
esistenziale del primo partendo da posizioni invertite. Lui una famiglia
c'è l'ha ma no riesce a mantenerla, logorato da un senso di colpa che
si trasforma in un'avidità, capace di
separarlo dall'amore per se e per gli altri. Infine la scena finale, con
il figlio do Luke che si allontana in sella ad una motocicletta per
inseguire un destino incerto. Anche lui come il
Dean Pereira di "Blue Valentine" è condannato ad un esilio momentaneo in
attesa del prossimo dolore.
FIlm di destini inelutttabili
"Come un tuono" potrebbe essere la versione umana e terrena di "Cloud
Atlas" (2013) di cui sembra ripetere il frangiflutti di azioni che si ripetono
nel corso del tempo, con corpi a costituire le infinite varianti della medesima
fiamma. Un meccanismo perfetto se nel cinema contassero solo le immagini e le parole
potessero trasformarsi in un soffio di vento. Ed invece quelle pronunciate dai personaggisono spesso forzate nel disegnare un arazzo che talvolta
si oppone al flusso visivo, consegnandolo quà e la ad un'artificialità troppo
evidente. La sensazione è una continuità che si spezza e si riannoda,
che fatica a mantenersi unita. Alla fine si resta un pò delusi ma si continua a pensare, tessendo i fili di una storia che è
diventata parte di noi.
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