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Lost river - ryan gosling e la maledizione di essere figo

Creato il 25 aprile 2015 da Cannibal Kid
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LOST RIVER - RYAN GOSLING E LA MALEDIZIONE DI ESSERE FIGOLost River (USA 2014) Regia: Ryan Gosling Sceneggiatura: Ryan Gosling Cast: Iain De Caestecker, Christina Hendricks, Saoirse Ronan, Ben Mendelsohn, Matt Smith, Eva Mendes, Barbara Steele Genere: delirante Se ti piace guarda anche: Come un tuono, Strade perdute, Solo Dio perdona, Bully, Gummo
Ryan Gosling è bello bello in modo assurdo, ma questo non gli basta. No. Per lui è troppo poco. Ryan vuole anche dimostrare di essere bravo. Finora come attore gli è riuscito? Più o meno. Secondo me in film come Drive, Come un tuono, Le idi di marzo, Formula per un delitto e The Believer è pressoché perfetto. Se però andiamo a fare i rompi e a vedere più da vicino, non è che sia il massimo assoluto dell'espressività. Ryan allora adesso ci prova pure come regista e sceneggiatore, e cosa ne è uscito?
LOST RIVER - RYAN GOSLING E LA MALEDIZIONE DI ESSERE FIGO
Il suo esordio dietro la macchina da presa Lost River è un delirio. Un pasticcio, ma un pasticcio bello da vedere. Una pellicola piuttosto inclassificabile, con deviazioni thriller-horror, momenti splatter e altri drammatici, con una trama in bilico tra esistenzialismo e grottesco che pare piuttosto intricata e invece no, a guardarla bene è parecchio semplice. È la storia di una madre e di un figlio con dei problemi economici che cercano di sopravvivere in una desolata cittadina dominata da un bullo locale chiamato... Bully. Più che una storia, Lost River è un sogno, o forse un incubo. Un lavoro giocato sul suggerire sensazioni, sull'immergere in un mondo, più che sul provocare vere emozioni o raccontare una vera storia. Lost River è un esperimento. Un trip non avvincente quanto quelli di David Lynch, Nicolas Winding Refn, Terrence Malick o Harmony Korine, ma in qualche modo vagamente debitore nei confronti di ognuno di loro, senza comunque stare a imitarli passivamente. Ryan cerca una strada sua come autore, che per il momento non ha ancora trovato, però ci sono segnali incoraggianti in proposito. Lost River affascina a livello visivo, così come anche per la costruzione delle atmosfere e per l'ottimo uso della colonna sonora.
LOST RIVER - RYAN GOSLING E LA MALEDIZIONE DI ESSERE FIGO
In più, Ryan dimostra di saper lavorare bene con gli attori. Sarà forse perché sa come ci si sente dall'altra parte della macchina da presa? Innanzitutto ha valorizzato la rossa di Mad Men Christina Hendricks, che riesce nell'impresa di distogliere l'attenzione dalle sue due enormi, davvero enormi doti principali, per dimostrare di essere anche un'ottima interprete. Bene pure Saoirse Ronan, benché non in uno dei suoi ruoli migliori, e discreto Iain De Caestecker, proveniente dalle serie The Fades e Agents of S.H.I.E.L.D., che sembra un Ryan Gosling più giovane ma meno figo.
LOST RIVER - RYAN GOSLING E LA MALEDIZIONE DI ESSERE FIGO
Convincente anche l'australiano Ben Mendelsohn, che ultimamente vedo dappertutto. C'è chi vede la gente morta, io vedo la gente Mendelsohn: è comparso in Black Sea, Exodus - Dei e re, Cogan - Killing Them Softly, Come un tuono, persino in un episodio di Girls e soprattutto ora è tra i protagonista dell'ottima nuova consigliatissima serie Bloodline. Ryan Gosling regala inoltre dei piccoli ruoli alla diva anni '60 Barbara Steele e alla sua compagna Eva Mendes, cui consegna una scena destinata a diventare un piccolo cult, almeno tra gli appassionati di splatter. Il migliore del cast in ogni caso è Matt Smith, ex Doctor Who che nei panni di Bully è davvero inquietante e avrebbe meritato uno spazio ancora maggiore.
LOST RIVER - RYAN GOSLING E LA MALEDIZIONE DI ESSERE FIGO
Ryan Gosling come regista si impegna, forse pure troppo. È come se a ogni sequenza e con ogni inquadratura cerchi di dimostrare quanto è bravo dietro la macchina da presa. E da un punto di vista visivo se la cava alla grande. Sarà che si è preso un ottimo direttore della fotografia, il belga Benoît Debie, che è quello che ha lavorato a robe magnifiche come Spring Breakers e Enter the Void, ma questo Lost River è davvero un piacere per gli occhi. Proprio come Ryan Gosling. Bello bello in modo assurdo sì, ma anche bravo? Come sceneggiatore no. Deve crescere ancora parecchio. Lost River dà l'impressione di una pellicola tanto affascinante esteticamente, quanto deboluccia sul piano della scrittura, in una maniera analoga a quanto capitato di recente con A Girl Walks Home Alone at Night. Inoltre Lost River è piuttosto freddino a livello emotivo e i personaggi, per quanto bene interpretati, restano poco approfonditi. Se quello dello sceneggiatore non è probabilmente il suo mestiere ed è ancora prematuro affermare se possieda vera stoffa o meno dietro la macchina da presa, una cosa possiamo comunque dirla: è un regista figo. La sua maledizione è proprio quella. Ryan Gosling non è bravo. Si deve accontentare di essere solo figo. (voto 6,5/10)

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