Sabato 09 Febbraio 2013 22:07 Scritto da Noemi
Tutto doveva ondeggiare nell'aria, tutte le cose dovevano mantenersi sollevate nell'aria in equilibrio, tutti dovevano esistere nell'aria e nel cielo, lontano dalla dura e solida terra.Come pensieri.
Come emozioni che poi svaniscono e ritornano. Miriella perciò era molto triste, perchè i suoi sogni non contavano per nessuno. Sua madre e suo padre non la volevano capire.
Ogni sera la piccolina si sedeva su un sasso, ed esprimeva un desiderio che riguardava le farfalle,ali e sogni.Finalmente, un giorno, qualcuno udì la voce della bambina, che inginocchiata, esprimeva il suo ennesimo desiderio.
Era la vecchia e saggia nonna Raffaella, che uscendo per annaffiare le piante, sentì la vocina di Miriella. Come tutte le brave nonne, seppe subito cosa fare.Andò in soffitta e cercò un oggetto molto speciale tra varie vecchie cianfrusaglie.Fu molto felice di trovarlo intatto, anche perchè apparteneva a suo figlio. All'ora della merenda chiamò la piccina e le diede un colorato aquilone!
Miriella fece un grande sorriso, una volta per tutte potè giocare con le ali della fantasia...
Porgendole il regalo, Raffella disse: noi siamo ciò che vogliamo essere, non siamo quello che realmente dobbiamo imitare.
Grazie a questo consiglio, la bimba capì l'importanza di essere se stessa e anche il diritto di esserelo; le spuntarono le ali e cominciò a fare acrobazie eleganti nel cielo colorato.
Miriella non fu mai più triste.