Lo so che non siete dei tipi da brodo. Questo post si rivolge esclusivamente alle rare persone cui potrebbe capitare, nelle tristi serate d’inverno, in genere per ordine del medico, di consumare quel poco appetitoso intruglio.
Il problema non sta nel brodo in sé quanto nella goccia che si va a formare sotto il mestolo quando ci rassegniamo a versarlo nella nostra scodella, o piatto fondo che sia.
Ma rivediamo la scena dall’inizio: ora state afferrando saldamente il vostro mestolo, lo immergete nella lava bollente, lo sollevate di qualche centimetro dalla bocca del vulcano, aspettate che la goccia traditrice cada nel calderone, e, velocemente, portate il mestolo sul piatto che, preventivamente, avete avvicinato il più possibile alla pentola magica. Niente da fare: altre gocce si sono formate sotto il vostro mestolo e avete fatto la vostra solita pozzanghera sul tavolo.
Che fare? Come risolvere il problema? Dove trovare la soluzione? Esiste un rimedio? Un Deus ex macchina? Un supereroe? Uno mascherato da Zorro che ci possa venire in aiuto? No.
Voi potete contare solo su di me. Sono l’unica persona sui cinque continenti che vi possa spiegare come si fa. Solo io conosco il segreto che sto per rivelarvi. Allora, prendete degli appunti perché non mi ripeterò.
Afferrate il mestolo. Riempitelo di schifosa brodaglia e posizionatelo in modo che il fondo del medesimo tocchi la superficie di quella roba là. Sollevate il mestolo e versate nel piatto. Miracolo: non avete perso una sola goccia di liquame.
A operazione ultimata non vi dimenticate di chiudere il tombino e… buon appetito!