In teoria il dialogo dovrebbe servire a chiarire le idee fra tutti i dialoganti ma, si sa, quando dibattiamo ognuno spreme tutte le proprie forze nel tentativo di convincere gli altri. Siamo così, dai: “queste convinzioni a cui sono abbracciato e che amo come me stesso devono vincere per me la battaglia (dialettica)”.. sì! …voglio vedere l’altro perdere, ammettere la sconfitta, dire che ho ragione, come se fossimo su un ring. Io per primo, e voi?
In questo discorso rientra anche tutto quel discorso, di qualche post fa, su come e in che misura un po’ di logica potrebbe aiutarci a migliorare la qualità del dialogo, parlando di fallacie logiche.
A parte questo sfogo, volevo segnalare questo articolo : “Il modo migliore per vincere una discussione“. I risultati di alcuni studi sul comportamento umano e sul cambiamento delle proprie convinzioni, sembrano dimostrare che il metodo più efficace per dialogare cercando di far cambiare idea o “ammorbidire” le posizioni dell’interlocutore è.. il metodo socratico!
Bella scoperta, si dirà. Però forse vale la pena ripeterlo e ricordarselo: invece di affermare le proprie idee e “smontare” quelle dell’avversario, molto meglio cominciare “in sordina” e con understatement. Ovvero chiedere all’altro di spiegare le sue, di idee, cercando di farlo esprimere sul come e sul perchè la sua idea dovrebbe funzionare, soffermandosi sugli aspetti tecnici, sul “come funziona”. Senza spocchia e senza voler subito tirare verso le nostre conclusioni.
Ognuno di noi, quando spiega a voce alta un’idea, si può rendere conto dei suoi limiti, di cosa non ha capito, come accade quando ripetiamo a voce alta una lezione o quando ci può capitare di dover insegnare qualcosa a qualcuno. E’ in quei momenti che ci si rende conto magari di non aver capito a fondo qualcosa, o perchè ci si è convinti di qualcosa senza indagare granchè, o perchè l’idea che ci siamo fatti non ha basi poi così solide.
Tutto qui, spero di rileggere questi appunti ogni tanto per ricordarmelo, e magari potete trovarli utili anche voi.