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Come volersi bene passando per l'armadio

Da Susanna Murray
Come volersi bene passando per l'armadio

Volersi bene è un concetto un po' abusato.


Cosa vuol dire volersi bene?


Quando una cliente mi racconta di voler cambiare il suo modo di vestire o migliorare il suo rapporto con la sua immagine e l'abbigliamento, per imparare a "volersi bene", c'è sempre il rischio che si possa dare per scontato che è cosa buona e giusta, banalizzando la richiesta.
In realtà amare se stessi è un processo complesso che richiede di aver raggiunto una grande consapevolezza soprattutto dei propri limiti ed accoglierli per ciò che sono.

Supera i tuoi limiti e vinci le tue paure, ma anche no!


Consiglio sempre di insospettirsi di coloro che invitano a "superare i propri limiti" o a "raggiungere il successo", in senso lato, perché sono propositi scissi dalla realtà e alla lunga diventano dei boomerang di frustrazione, quando addirittura non conducono ad una negazione di tutta una serie di emozioni spiacevoli, illudendosi di "essere arrivati" ( ma dove non si sa...).
In fondo queste richieste un po' magiche in prima istanza arrivano anche dai pazienti che seguo in terapia nel mio studio,  finché non ci si arrende alla realtà nuda e cruda dei limiti e dei sentimenti poco edificanti e allora si può iniziare a costruire un percorso di scoperta delle proprie risorse.
Ma appunto prima dobbiamo prendere contatto con la realtà e poi possiamo costruire un bel luogo di risorse da abitare. Il contrario sarebbe deleterio: costruire fantasie di essere superdonne, laddove ci siano fondamenta di temute debolezze, paure mai rivelate e sentimenti celati, porta a catastrofici crolli.

L'abito non fa il monaco 


Gli abiti non possono quindi rivestire un'immagine che sentiamo deludente e illuderci che siamo di successo, professionali o adeguate agli altri, se dentro di noi non abbiamo fatto i conti con chi ci sentiamo davvero.
Questo passaggio è fondamentale.
Se sappiamo chi siamo ( ovviamente mi riferisco al presente perché è naturale che noi cambiamo nel tempo e spesso ci sono parti di noi non ancora emerse )  non avremo più timore di poterci svelare con il nostro abbigliamento e potremo addirittura iniziare a giocare con i colori, i tessuti, i materiali e le forme, esprimendo liberamente chi siamo.
Per questo ho lanciato in questi mesi 2 percorsi dedicati alla consulenza d'immagine e psicologia della moda: SOS mimimakeover e Fashion Psychology consulting.
Li ho divisi per esigenze delle clienti: alcune necessitano di un breve percorso per trovare qualche risposta ad un problema specifico e in un unico incontro lavoriamo solo su quello; altre necessitano di essere accompagnate in un lavoro di 3 incontri, con la possibilità di analizzare più aspetti di sé legati all'abbigliamento.

Lo spazio espressivo per la consulenza di psicologia della moda e dell'immagine


Questi servizi sono erogati nel mio studio.
Su questo aspetto della consulenza vis-à-vis trovo a volte chi mi chiede di poterlo trasformare in un servizio online: mi dispiace ma non è possibile.
La motivazione è molto semplice: io ho necessità di vedere come una persona si muove, cammina, il modo in cui si veste abitualmente, le sue reazioni emotive e corporee. Tutto questo materiale di osservazione, andrebbe perso se facessi un lavoro di consulenza esclusiva online, senza aver mai conosciuto la cliente dal vivo.
Consigliare outfit X sulla base di una conoscenza virtuale, rischia di non poter fornire un servizio personalizzato, ma di doversi affidare a ciò che la cliente pensa di doverci raccontare o farci vedere in foto.
Ma il punto è che se una cliente mi contatta, vuol dire che ha bisogno di un nuovo sguardo che l'accompagni a scoprire se stessa e il guardaroba, perchè forse da sola non è ancora capace di guardarsi davvero.
Nella mia stanza dello studio di Pesaro ho preferito creare uno spazio su misura per le clienti per poterle accogliere fornendo la mia attenzione e gli strumenti necessari e purtroppo no, non è possibile riprodurre un atelier espressivo in una stanza qualsiasi, spostandomi in altre città, perché non potrei garantire lo stesso livello di qualità dei miei servizi.
Se invece siete psicologi o psicoterapeuti e state cercando di rivalutare la vostra immagine professionale ho creato un percorso appositamente per voi, anche se siamo lontani e in questa pagina IMMAGINE PROFESSIONALE PSICOLOGO ne parlo dettagliatamente.

Non mi piaccio: come fare?


Ricapitolando se vivete un momento di crisi con la vostra immagine o sognate da tempo di fare chiarezza nel vostro armadio le cose da fare sono:
1. Svuotare l'armadio e valutare l'uso e il valore che date ad ogni singolo capo
2. Andare alla pagina ESERCIZI NEL TUO ARMADIO e consultare le risorse gratuite per fare un vostro personale lavoro di revisione di voi e del vostro rapporto con l'abbigliamento
3. Investire maggiori energie a coltivare il vostro corpo, più che a trasformarlo, con attività manuali ed espressive, coltivando il piacere dei sensi corporei ( per esempio: cucinare, mangiare, ascoltare musica edificante, suoni della natura, viaggiare in posti nuovi, visitare mostre d'arte, fare sport, correre, danzare, fare massaggi )
4. Se poi avete necessità di capire meglio cosa state cercando, contattatemi  e insieme potremo parlare di cosa potrebbe fare al caso vostro!

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