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Come volevasi dimostrare, era un trappolone

Creato il 29 settembre 2011 da Lebarricate @gaetano_rizza

Non chiedetemi di riassumere tutti i passaggi e le lotte tra procure per la paternità del procedimento che riguarda l’ex presunto ricatto nei confronti del presidente del consiglio.
Ricordo solo che, in barba all’intelligenza di Berlusconi e degli Italiani tutti, la procura di Napoli aveva fatto sapere al mondo intero che il premier doveva essere sentito, per il suo interesse, come testimone dei fatti e danneggiato, e non come indagato nè tantomeno come imputato.
Il che comportava, tra l’altro, che in quanto testimone, non avrebbe potuto avvalersi della presenza dei suoi avvocati.
Era chiaro a tutti che era solo un marchingegno per avere Berlusconi a portata di mano. Ma loro insistevano con la presa per il culo, minacciando anche di fare prelevare il “testimone” coattivamente, perchè un testimone non si può rifiutare di andare a testimoniare, per di più quando si tratta di farlo “per il suo bene”.
Berlusconi, che è ingenuo – visto le compagnie che frequenta – ma non è completamente stupido, aveva detto che non sarebbe andato perchè era un trappolone, in quanto una volta in presenza dei magistrati, quelli avrebbero cambiato le carte in tavola e da testimone lo avrebbero fatto diventare d’incanto imputato per aver suggerito ai suoi amici di mentire ai giudici.
Magari facendolo arrestare pure in aula.
Infatti, vista l’impossibilità di ottenere la presenza del premier in aula, adesso hanno dovuto calare le carte e rivelare il gioco sporco.
Ebbene sì! Era un trappolone! Adesso pare che trasformino ufficialmente la posizione di Berlusconi da testimone danneggiato a imputato che avrebbe istigato a mentire ai giudici sul presunto ricatto di Tarantini e Lavitola.
… Una ne fanno e cento ne pensano… i comunisti.
L’Italia, con questi magistrati, non è un Paese civile.
Amen.


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